Questo sciame sismico sembra non finire proprio. Ora colpisce anche da queste parti, nelle prealpi venete, a non molti km da dove vivo.
Il dispiacere nel vedere le immagini degli sfollati, di chi ha perso amici e parenti, di chi non ha più una casa o un posto dove andare è forte.
Parallelamente però, c'è una gran rabbia che cresce giorno dopo giorno. Si perchè non è possibile che capannoni, case e quant'altro si sbriciolino e vengano giù come hanno fatto durante le due scosse in Emilia, non è possibile. E non è possibile sentire che questi paladini della giustizia, vestiti da semipolitici, si improvvisino salvatore della patria, immolandosi per la causa e citando i vari "Ce la faremo", "Non siete soli", "L'Italia è un paese forte e unito e vi aiuterà a ricominciare"...se questa non è ipocrisia, ebbene non so proprio cosa sia allora. Ok le frasi di circostanza, per quanto inutili possano essere, ma dispensare certe frasi, prevedere certi aumenti di benzina (che poi sappiamo tutti che i soldi di questo aumento non arriveranno MAI in Emilia) e vedere quale sia stato il risultato degli "aiuti", della "vicinanza" e "solidarietà" del mondo politico-economico all'Aquila..beh quindi si prende per il culo la gente (anche se spero di essere smentito).
La gente che non ha più un tetto sopra la testa, che deve davvero ricominciare e non sa da che parte iniziare, chi veramente aiuta queste popolazioni colpite dal terremoto (leggi Protezione Civile e raccolta fondi che viene portata di persona sul posto, assicurandosi che i soldi arrivino veramente a disposizione).
E poi ciliegina sulla torta: i media, i social network, la televisione. Sembra che le persone (fortunatamente una piccola percentuale) facciano a gara ad affermare che hanno sentito per primi una nuova scossa, a chi l'ha vissuta ("e che paura!!") ma, effettivamente, non gliene frega poi così tanto dal momento che non ha subito i danni visti in Emilia; ormai creare il panico sembra sia diventata una routine.
Scusate per lo sfogo.
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