Qualche giorno fa mi trovo ad avere una discussione articolata con una persona X in riguardo a come affrontare la propria vita e valutare le scelte che dobbiamo prendere durante il nostro percorso.
Abbiamo tentato di definire, indirettamente, il concetto di destino e di come esso possa o meno essere influenzato dalle decisioni che prendiamo durante la nostra vita.
Sintetizzo i due concetti qui di seguito.
Secondo la visione di X, gli episodi che accadono durante il nostro percorso di vita sono gia' stati definiti precedentemente da qualcun'altro, un'entita' superiore, senza aver avuto possibilita' che noi intervenissimo. Si tratta del concetto di Destino, ove tutto e' gia' scritto, tutto e' gia' deciso e qualsiasi cosa facciamo non cambiera' il corso degli eventi. Parallelamente, possiamo rendere la nostra esistenza piu' o meno complicata o felice in base a come affrontiamo gli stimoli e gli avvenimenti che il nostro destino ci propone.
La mia visione, pur rispettando quella di X, e' parecchio diversa e si basa sul concetto di "Io ho la vita che ho deciso di costruirmi". Questa concezione, a differenza di quella espressa in precedenza da X, non presuppone l'esistenza di un Destino ne' tantomento di scelte pre-effettuate da altri; bensi', prevede che io sottoscritto, in base al mio essere, le mie idee, le mie conoscenze scelga quel che ritengo essere piu' giusto e adeguato per la mia persona e costruisco la mia vita, basandola sulle mie personali decisioni.
Purtroppo, o fortunatamente, queste scelte vengono modificate, in meglio o in peggio, dalla presenza o dall'intervento di altre persone e da un contributo di fortuna/sfortuna puramente casuale.
Ne deriva che la definizione precedente data dovrebbe essere modificata nella seguente ""Io ho la vita che ho deciso di costruirmi, anche se l'intervento di altri e random botte di culo/sfiga la modificano periodicamente".
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