21/05/15

177 - Ed il tipico australiano

Da due anni e mezzo mi ritrovo dall'altra parte del mondo, con sogni realizzati, molti altri ancora da realizzare ed una valanga di idee che fioccano nella mia mente giorno dopo giorno e che ricercano con noncuranza una scorciatoia per essere considerati dal mio cervello ed, in qualche modo, attuate.
Inutile dire che, nella maggior parte dei casi, anche il solo decidere di iniziare a dar forma ad idee e passioni risulta difficile per una prolungata di serie di problemi e contrattempi che potrebbero essere individuati dal comun denominatore "tempo".

Casualmente, mi ritrovo a disposizione un computer (il mio) ed una tastiera, nonche' 10 importanti e significativi minuti che mi danno l'ooportunita' di postare quanto segue, cosa che avrei voluto fare secoli fa.

Il tipico australiano.

Sono italiano di nascita, origine, lingua, razza etc..e sono a conoscenza di pregi e difetti dell'italiano medio che, nello stereotipo comune, all'estero, puo' essere descritto come mafioso, basso e tarchiatello, impossibilitato a comunicare in inglese e gesticolatore all'occorrenza, ovvero sempre.


Diciamocelo, non un bel vedere ne' sentire.
Ogni Paese ha la sua cultura, i suoi stereotipi, le sue credenze, ovviamente.

Ma se devo descrivere e dare un'idea che renda perfetta l'immagine del tipico australiano, il compito non risulterebbe difficile.
Lo so cosa pensate, ma la risposta e' NO. Il tipico australiano non assomiglia a Cocodrile Dundee, anche se l'idea e' affascinante.

E so ancora cosa state pensando e la risposta e' ancora NO, il tipico australiano non guida un canguro per le strade d'Australia (e di Sydney nella fattispecie).

Niente di tutto cio', sfortunatamente.

Immaginatevi, quindi, una delle macchine piu' obbrobriose che possiate pensare, nonche' inutili. Fatto? Bene. Assomiglia a questa di seguito?

Benissimo. Ora immaginate che la suddetta macchina risulta super taroccata e modificata al punto che, quando vi sfreccia a duemilamilionidichilometrialsecondo poco distante al vostro apparato uditivo, il rumore che riuscite a distringuere e' pari a quello di uno space shuttle in procinto di partire per una nuova missione nello spazio. Al tutto si aggiunge una musica di un non del tutto identificato genere musicale che va sotto il nome di "cool", "ganzo"o "figominchia" che all'orecchio di un comune umano suona come lo sbattere di pentole e coperchi su un muro di lamiera. Ovviamente il tutto sparato a diecimilamilioni di decibel, a braccetto con il rumore della macchina.

Nel caso in cui siate fortunati, potreste anche trovarvi di fronte il presunto pilota di tale meraviglia, che va sotto il nome, appunto, di "australiano medio".
Ed eccoci qua, al punto cruciale del post.

L'australiano medio e' caratterizzato da una statura altissima, compresa tra 1.80 m e 3.50 m. Passa la maggior parte del tempo a modificare la sua macchina ma, nei momenti di relax, se ne va in palestra ad alzare tonnellate di chili che gli forniscono pettorali e braccia che potrebbero ucciderti solo guardandoti. Nella maggior parte dei casi, pero', diciamo pure nel 100% dei casi, l'energumeno in questione si dimentica di lavorare anche sulle gambe che risultano essere snelle e fragili come quelle di un fenicottero.

Indossa un bellissimo cappellino con frontino rigorosamene rigido e dritto e, solitamente, all'indietro.
Un fantastico paio di occhiali da sole di colore giallo, verde, viola o azzurro (i colori devono categoricamente essere foscoforescenti) coprono le sue occhiaie perenni. Da notare che gli occhiali DEVONO essere indossati qualsiasi siano le condizioni atmosferiche.

Non neceserriamente dotato di piercing, l'australiano medio ama indossare un paio di jeans o pantaloni della tuta portati 4 o 5 metri al di sotto della vita.

Una maglietta/t-shirt di 14 taglie piu' grandi o 14 taglie piu' piccole (non esistono via di mezzo), lo copre, rispettivamente, dal collo ai piedi o dal collo ai capezzoli, mettendo in mostra, in quest'ultimo caso, uno sgagiante paio di mutande di colore associato a quello degli occhiali.

Infine, al completare il vestiario, un bellissimo paio di infradito (di marca e colori a piacimento) da indossare, obbligatoriamente, in ogni tipo di stagione.

2 commenti:

  1. ciao! Seguo il tuo blog dai tempi della "mitica(???) gatton" dove ho vissuto per ben 7 mesi!!!!!!
    .....post molto divertente.....ma ti sei dimenticato la cosa piu' importante: i TATUAGGI. aggiungerei anche dieta ricca di junkie food jeam beam - energy drinks- birre
    Buona fortuna. Faccio il tifo per te!

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    Risposte
    1. Hai ragione!! Come ho potuto dimenticare i tatuaggi ed il junk food!!
      Beh mi fa piacerissimo!! Ma eri a Gatton quando ero la' pure io?

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