Ultimamente, quando comunico la mia volontà di emigrare e che la
decisione è già stata presa e sono in fase di preparativi, mi piombano
sulla testa carriolate di domande che dividere in specifiche classi
sarebbe compito improbo e disumano. Mi limito quindi a farvi partecipi
delle domande più frequenti che risultano, però, anche quelle che, sotto
determinati punti di vista, sono le più strane e inaspettate:
1) quanto piove in australia?
2) hai già un lavoro o vai giù senza sapere niente?
3) è facile trovare lavoro, trovare uno sponsor etc?
4) ti fidi ad andare via da solo?
5) si vabbè vai via, e se poi ti va male?
Ora mi accingo a riportare in sintesi le mie usuale risposte e spero di
trovare un vostro riscontro nell'accuratezza/precisione/adesione al
contesto di quanto dico:
1) esattamente non te lo saprei dire, ma non saprei dirti neanche quanto
piove in italia o nel paese dove attualmente vivo; esistono una
carovana di siti meteorologici che riescono a darti mm di pioggia,
umidità e grado di arricciamento dei capelli di una persona (fattore
legato all'umidità) di ogni singola località nel mondo, quindi non
chiedere a me che, evidentemente, sono a digiuno di temi di
meteorologia. Ma soprattutto, secondo te, risulta essere un fattore
fondamentale il fatto che in Australia piova poco/tanto/per niente???
(N.B.= negli attimi successivi alla domanda il mio viso compie un
processo di cambiamento passando da risata profonda, recepimento che il
mio interlocutore vuole veramente sapere quanto piove in Australia,
espressione seria, crisi di pianto)
2) Vado giù senza sapere niente. Oltrepassando la forma italiana della
domanda (giuro che mi viene posta in questo modo), ma caro il mio
interlocutore, secondo il tuo ampio punto di vista, mi sparo 20 ore di
volo, vado in un Continente che sta dall'altra parte del mondo, dove non
conosco nessuno (qualche amico equamente distribuito tra Sydney,
Melbourne e Adelaide ma nulla di più) senza informarmi??
3) Qui rispondo "per sentito dire", ovvero la mia conoscenza si basa su
esperienza passata di amici, sulla lettura di forum e blog, su ore della
mia vita passate davanti ad un pc surfando su siti internet
etc..Sinceramente credo che non sia difficile trovare lavoro, a patto di
essere disponibili (MOLTO disponibili) a fare qualsiasi tipo di lavoro,
essere umili, accettare tutto ciò che viene; se invece si parte con la
volontà di arrivare là e fare il manager dal primo minuto..beh trovare
lavoro è IMPOSSIBILE. Per quanto attiene alla questione sponsor anche
qui mi trovo leggermente impreparato. Per quanto mi riguarda, il mio
unico pensiero al momento è partire e mettermi subito in azione con
qualsiasi tipo di lavoro, poi le cose credo che inizieranno a venire un
po' da sè e le decisioni verranno prese al momento opportuno.
4) Si. Senza falsie modestie credo di sapermela cavare discretamente
bene tra aeroporti, trasporti ed informazioni varie quindi, fatti i
debiti scongiuri, non credo di potermi perdere. In Australia poi le
conoscenze si faranno, poco alla volta o velocemente non lo so ma, a
meno che non rimanga isolato all'interno di una stanza per tutta la mia
permanenza, non credo affatto ci siano problemi nell'instaurare nuove
amicizie.
5) (Toccatina prima di iniziare la risposta) Rispondo alla domanda con
un'altra domanda: e se mi va bene? Non ho niente da perdere, se mi va
male faccio ritorno in Italia (tra un anno non credo che la situazione
qui sarà molto cambiata), ma se non parto non potrò mai sapere quali
opportunità vi sono in Australia. Quindi, piuttosto di vivere con i
rimorsi, preferisco buttarmi e tentare, cogliendo al volo ogni
opportunità che mi si presenterà davanti a me.
Il tuo punto 5 non fa una piega ed e' esattamente quello che sto per fare io partendo per 3 mesi per gli USA. In bocca al lupo!
RispondiEliminaGrazie e crepi questo maledetto lupo!Spero di fare una bella esperienza in Australia ed un giorno, non molto lontano magari, di raggiunti in USA!
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