25/08/13

139 - E poi dicono che il mondo non è piccolo

Arriva il weekend. Il classico weekend di Gatton, dove la lista delle cose da fare può stare benissimo scritto sull'unghia del mignolo della mano di una nano. E così dopo un sabato mattina passato a dormire e girovagare tra la cucina ed il salotto, il primo pomeriggio speso a fare spese/compere per la settimana e la sera passata sul divano davanti la tv (neanche una festa organizzata tra backpackers, what a shame!) si è presentata la domenica. Il copione si è ripetuto parzialmente perchè, solitamente, alla domenica, da buoni italiani, si organizza un pranzo all'italiana, sempre differente. Prima è stato lasagne, poi cannelloni, con contorni di verdure, focaccie, pizze e dessert al tiramisù o gelato. Il pomeriggio, solitamente, era adibito al meritato riposo dopo l'inizio di una nuova settimana lavorativa.
Ma questo fine settimana è andata diversamente, perchè il pranzo è stato leggermente anticipato ad un orario più vicino a quello consono, rappresentato da mezzogiorno e, sopratutto, c'è stata l'attività fisica all'aria aperta. Dopo qualche sporadica corsa nei dintorni di Gatton effettuata nelle scorse settimana, resa assai difficile dalle pendenze delle strade che circondando questo posto, oggi ci siamo alla partita di calcio. Non calcetto, ovvero lo sport praticato dal sottoscritto negli ultimi 4 anni, ma calcio all'aria aperta, in un campo 11 contro 11, ovvero enorme. Al di là della difficoltà di riprendere i ritmi che avevo perso ormai anni or sono, capita che parlando del più e del meno si fa conoscenza con un ragazzo italiano, uno dei tanti presenti qua. E, incredibile ma vero, succede che il suddetto italiano venga dal Friuli. Pure io rispondo.
Bene l'individuo è da Pordenone, udite udite. Al che rispondo che pure io lo sono. Ok siamo entrambi dalla Provincia di Pordenone, poi i paesi sono diversi, ma cosa cambia? Quali sono le quali sono le probabilità per cui due persone si incontrino a migliaia di chilometri di distanza dal proprio paese, nello stesso giorno, in un paesetto di 7000 abitanti, giocando a calcio in una precisa ora del pomeriggio di una imprecisa domenica? Praticamente nulle.
E poi dicono che il mondo non è piccolo.

22/08/13

138 - L'inverno in Queensland

A quanto pare qui l'inverno sembra finalmente (?!) giunto. Se fino a qualche settimana fa qui in Queensland faceva freddo, ma non freddissimo, ora la situazione è leggermente cambiata. Durante la notte la temperatura scende parecchio, ed è proprio in quel momento che il sottoscritto esce di casa per avviarsi al lavoro. Due felpe fino a poco tempo fa erano sufficienti per contrastare il "rigido" inverno australiano, ora anche loro non possono nulla. 2 gradi sono sempre 2 gradi dopotutto!!
Dalla tabella che riporto si vede che la situazione è già in fase di miglioramento, fortunatamente!


Si perchè tra 1 settimana qui ufficialmente è primavera e mi aspetto vivamente che la temperatura, almeno mattutina si innalzi. Perchè poi durante la giornata la situazione si fa letteralmente opposta a quella del mattino; vale a dire caldo, maniche corte e..abbronzatura!! Ebbene si, sono riuscito ad abbronzarmi in inverno, e non sto parlando di un impercettibile sfumatura di differente colore rispetto alla mia carnagione. No sto parlando di un'accentuatissima abbronzatura da muratore! Vale a dire, collo, viso, braccia e mani nere e rimanenti parti del corpo completamente bianche!
Perchè, l'Australia è anche questa..abbronzarsi durante l'inverno!

20/08/13

137 - Dicono sia Australia: confermo

Sveglia impostata alle 3.50 a.m.. Mi alzo, classiche operazioni mattutine in bagno, mi preparo ad una nuova e lunga giornata di lavoro con tutti i mezzi necessari (ovvero, mi vesto) ed esco fuori al freddo e gelo. Il cielo stellato australiano sembra più luminoso e più popolato di quello di casa mia ma l'effetto che mi dà è sempre lo stesso che provavo quando lo guardavo nelle notti italiane: meraviglia.

Accendo il motore della macchina e mi accingo a dirigermi verso lavoro, alle 4.30 si inizia. Un'occhiata a destra ed una a sinistra e mi immetto nella Woodland road. Non faccio in tempo ad innestare la terza, però, che eccolo là, sul ciglio della strada intento a fissare l'unica macchina in quel tratto di strada: l'amico canguro. E' lì, a pochi centinaia di metri da casa mia, indaffarato a pensare se attraversare la strada o meno e a godersi quella notte australiana stellata e moderatamente fredda, nell'attesa che si faccia giorno.

E così inizia la mia giornata, perchè, dopotutto, anche questa è Australia.

17/08/13

136 - Le piccole cose

Ormai un mese se n'è andato, anche qualcosa in più. Era il famoso 11 luglio quando arrivai a Gatton in una non troppo fredda e piovosa giornata invernale, sparandomi 3k a piedi con la mia valigiona da 23 kg ed il mio zainetto in spalla dal modico peso di 10 kg. Alle volte mi sembra passata una vita dalla prima volta in cui ho messo piede in Gatton, altre volte mi sembra davvero che il tempo stia volando. Trascinato da una voglia incredibile di provare una nuova esperienza come poteva essere quella di lavorare in farm, il primo impatto con questa piccola realtà non fu di sicuro quello che mi aspettavo.
Nell'immagine che mi ero creato nella mia mente, tutto appariva davvero diverso da quello che invece si presentava davanti ai miei occhi. Una strada sterrata, polverosa e rettilinea fino all'orizzonte.
Piccoli arbusti che costeggiano quella stessa strada, alla tua destra un'infinito panorama rosso che si estende a perdita d'occhio. A sinistra: pure. Il cielo è azzurro, di quell'azzurro che neanche Monet saprebbe rappresentare pur avendo a disposizione un infinito numero di colori nella sua tavolozza.
E ci sei tu su quella strada. Con la tua jeep, finestrini abbassati, a dispetto della polvere, e questa canzone.
Il quadro che avevo dipinto nelle mie idee era troppo bello per essere vero. Almeno lo era per Gatton. Di sicuro questo Outback esiste ed è là fuori e so che arriverò pure là, ma non ora, ora c'è qualcos'altro che devo portare a termine.
Questi 88 giorni "s'anno da fare" e quindi bisogna tenere duro e continuare. Alla fine il tanto atteso lavoro fisso è arrivato, con tanto di paga oraria a corredo. La macchina, la mia macchina s'intende, è in fase avanzata di burocrazia e dovrebbe essere a disposizione nel giro di uno o due settimane. L'unico fattore negativo è rappresentato dal fatto che la sveglia suona ogni giorno, dal lunedi al venerdi, alle 3.15. A.M. ovvero di notte!! Ebbene, iniziando a lavorare alle 4 questo è quello che sono obbligato a fare. "Certo ma poi finisci a mezzogiorno ed hai tutto il pomeriggio libero!" mi dirà qualcuno! Si sicuro, peccato che quando arrivo a casa, doccia-cibo-letto è il trio delle meraviglie che va eseguito nell'ordine indicato. In poche parole, quando arrivo a casa sono talmente cappottato che ho iniziato a farmi la pennicchella pomeridiana come i vecchi! Vabbè c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare e da sperimentare, mettiamola così.

Come dicevo prima, Gatton non è propriamente una rappresentazione adeguata dell'outback australiano. Ma c'è comunque qualcosa anche dietro a questa piccola realtà. E lo scopri quando il tuo farmer ti porta a fare un giro con la sua jeep per le colline e le hobby farms, come vengono chiamate dai locali, che circondando la zona. O meglio, che sono la vera essenza di questo tipo di paesi. E nelle parole di un nativo del luogo, ti rendi conto di quanto questo paese possa essere meraviglioso e ricco di sorprese e di aspetti da apprezzare. Senti che, per quanto povera, c'è una storia dietro tutto questo. Vivere il paesaggio attraverso le parole di una persona che è nata e vissuta in questi posti, ti fa capire che anche le cose più insignificanti e, all'apperenza, insensate che ci circondano, hanno dietro di loro un perchè. Scopri che tutto ciò che è davanti ai nostri occhi si modifica in base al punto di vista da cui lo osserviamo, in relazione alle persone con cui lo viviamo.

Continuiamo così questa esperienza portandoci dentro le parole di Gary e la sua gioia nel raccontare questi luoghi, in questo angolo dell'est australiano. Sicuramente sarà una delle cose che ricorderò con maggior piacere di questa mia avventura nella farm.

11/08/13

135 - Finally, I've got a job!

Ebbene si, dopo un mese di patemi, di levataccie alle 5 del mattino, veloce colazione e tutti all'ufficio nella speranza che la giornata si illuminasse trovando un lavoro pagato decentemente (hourly paid-paga oraria), dopo un mese di false promesse, di speranze, di momenti di sconforto, di sacrifici per arrivare a pagare affitto e spese varie con uno stipendio al limite del ridicolo...ho trovato lavoro!!
Ed intendo un lavoro pagato bene, un lavoro non propriamente difficile, senza contractors o intermedari, il mio legame lavorativo è basato direttamente con il rapporto tra me ed il farmer; lavorerò ogni settimana, dal lunedì al venerdì fino a...quando vorrò!! La ragazza che era al posto mio se n'è andata, quindi c'è bisogno di una persona che la sostituisca..quando si dice trovarsi nel posto giusto al momento giusto o, in altri termini, che botta di culo!!

Sta di fatto che ora posso ricominciare a far frullare nel mio cervello gli innumerevoli piani per il futuro, perchè ora posso anche permettermi di darmi delle scadenze e buttare giù su carta tutte le idee che mi sono fatto in questi mesi in Australia, a cui in precedenza non potevo ancora dare una fisionomia. Frase complessa per dire che, dal momento che d'ora in poi ogni giorno conterà per il mio secondo Visa, so con certezza quando finirò e quindi il futuro inizia a prendere forma.

Prima di ciò, però, ci sono altri problemi concreti da affrontare: problema macchina prima di tutto. Perchè in questi giorni sto andando a lavoro con una macchina non mia, che mi è stata prestata dalla proprietaria della casa dove abito. Premesso che nessuno sarebbe in grado di accompagnarmi al lavoro, dato che inizio alle 4 del mattino, ho realizzato che necessito davvero di una macchina tutta mia, in modo da potermi gestire autonomamente con il lavoro, la spesa e anche, perchè no, qualche giretto turistico finesettimanale in quel di Brisbane e dintorni.
Quindi, questa settimana, parte la ricerca al mezzo di trasporto, tutti i siti di annunci ed i car seller della zona sono avvisati!

04/08/13

134 - This is Gatton

Prime foto dalla cittadina in cui vivo e lavoro. Buona visione!



133 - Habemus Internet

E dopo quasi 4 settimane di attesa, false promesse, finti guasti posso finalmente dirlo...Habemus internet!!

02/08/13

132 - La mafia di Gatton

Le motivazioni che mi hanno indotto ad abbandonare tutto, o a lasciare in standby la mia vita in Italia per qualche tempo, e a viaggiare in direzione del Continente australiano sono molteplici e variegate. Non è il caso di elencarle tutte, anche perchè sono parecchie e molte delle quali a carattere personale che potrebbero essere poco condivisibili.
Una particolare ragione delle suddette consiste nella situazione che stava attraversando l'Italia in quel periodo (ed in cui è ancora pienamente immersa a quanto si dice); mi riferisco, nella fattispecie, ai criteri di merito che vengono valutati per assegnare un posto di lavoro, per decidere chi è meglio/peggio di qualcun altro e chi si merita di ricoprire una certa carica rispetto ad un'altra.
Il citato criterio potrebbe andare sotto il nome di "ASSEGNAZIONE IN BASE A: FIGLIO DI..". E' risaputo, infatti, che concorsi pubblici per i più svariati enti, ma anche assegnazione di borse di studio etc..non sono un esempio lampante di onestà e di "cose fatte alla luce del sole".
Spostandomi in Australia mi aspettavo di trovare una situazione migliore. Ed effettivamente così è, anche se pure qui esistono le raccomandazioni. Mi spiego meglio.
Spesso e volentieri nel CV si inseriscono le referenze che possono essere rappresentate dal tuo ex capo, da un tuo ex superiore, ma anche dal tuo coinquilino/a o amico/a, insomma qualcuno che ti conosca bene e possa garantire per te. Quando si è alla ricerca di un lavoro che richieda determinate capacità o caratteristiche professionali, il nostro potenziale datore di lavoro ricerca nelle proprie referenze una figura che ci possa raccomandare; il termine raccomandazione, però, deve essere visto come "garanzia". Senza fare troppi giri di parole, il funzionamento può essere così riassunto:

   -   Italia-->      candidato:"Buongiorno, sto cercando lavoro"
                           azienda   :"Ha le caratteristiche che noi ricerchiamo?"
                           candidato:"No, ma sono figlio di X"
                           azienda    :"Assunto"

   -   Australia-->candidato:"Buongiorno, sto cercando lavoro"
                           azienda   : "Ha le qualità che noi ricerchiamo?"
                           candidato:"Assolutamente si"
                           azienda   :"Controllerò le sue referenze e le farò sapere"

Se l'azienda, chiamando le referenze, verificherà che, effettivamente, il candidato possiede le caratteristiche ricercercate e, inoltre, ha un'ottima attitudine al lavoro e al sacrificio, potrà essere preso in considerazione per il lavoro (badare bene, NON assunto ma preso in considerazione), altimenti...nada!

Bene, questo è come funziona, generalmente, in Australia. O almeno da quello che ho visto io. Chi ricopre una certa carica, un certo ruolo, chi ha un certo lavoro, effettivamente merita di essere dov'è.

Le eccezioni, naturalmente, ci sono. Sono fatte per confermare la regola, quindi ci devono essere per forza. E tali eccezioni si trovano nella pittoresca e vivacissima (N.B. da leggere con tono ironico) "cittadina" di Gatton. Ebbene, in un paesetto circondato da moltissime fattorie, a 90 km da Brisbane, si trova quella che può essere tranquillamente chiamata mafia. Moltissimi giovani arrivano qui per guadagnarsi il tanto famigerato e sudatissimo Second WH Visa, attratti da promesse di lavoro e da paghe orarie che permetterebero, lavorando tutti i giorni, di mettere da parte un bel po' di denaro. Invece le cose sono un tantino diverse. Il lavoro c'è, ci mancherebbe, ma non viene dato in base a principi di anzianità (a chi arriva prima a Gatton dovrebbe spettare il lavoro rispetto a chi arriva dopo), capacità (chi lavora meglio dovrebbe avere la precedenza no??) etc...no, viene dato in base a simpatie, conoscenze, aspetti estetici (alle 5 e mezza del mattino, al ritrovo presso l'ufficio per l'assegnazione del lavoro giornaliero, i fusò delle ragazze imperversano nel freddo mattutino, ma tale sforzo viene ripagato con un lavoro sicuro). Ma come?? dove sono finiti l'onestà e il buon senso australiano? Me ne vado dall'Italia e ritrovo a Gatton la stessa ingiustizia che avevo lasciato alle mie spalle?
Alle volte il detto "tutto il mondo è paese" è proprio azzeccato.