20/08/13

137 - Dicono sia Australia: confermo

Sveglia impostata alle 3.50 a.m.. Mi alzo, classiche operazioni mattutine in bagno, mi preparo ad una nuova e lunga giornata di lavoro con tutti i mezzi necessari (ovvero, mi vesto) ed esco fuori al freddo e gelo. Il cielo stellato australiano sembra più luminoso e più popolato di quello di casa mia ma l'effetto che mi dà è sempre lo stesso che provavo quando lo guardavo nelle notti italiane: meraviglia.

Accendo il motore della macchina e mi accingo a dirigermi verso lavoro, alle 4.30 si inizia. Un'occhiata a destra ed una a sinistra e mi immetto nella Woodland road. Non faccio in tempo ad innestare la terza, però, che eccolo là, sul ciglio della strada intento a fissare l'unica macchina in quel tratto di strada: l'amico canguro. E' lì, a pochi centinaia di metri da casa mia, indaffarato a pensare se attraversare la strada o meno e a godersi quella notte australiana stellata e moderatamente fredda, nell'attesa che si faccia giorno.

E così inizia la mia giornata, perchè, dopotutto, anche questa è Australia.

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