27/11/12

85 - Leggere fa bene

Fin da quando ero piccolo mi sentivo ripetere che la lettura fa bene, leggere è fomativo, accresce il tuo livello culturale il tuo linguaggio, ti aiuta a vedere le cose da prospettive diverse, ad aprire la mente. Ora sono io che lo ripeto agli altri (sono già così cresciuto..??), m sembra che dal punto di vista pratico leggere faccia proprio bene.
 
Si perchè si dà il caso che l'altro giorno tornando da lavoro tra una canzone e l'altra hanno dato una notizia che, sotto certi punti di vista può essere un pochetto strana, ma che in fondo non lo è. Anzi.

In Brasile, infatti, la presidente Dilma Rousseff ha introdotto in carcere una sorta di esperimento. I detenuti, per ogni libro letto, riceveranno una decurtazione della pena di 4 giorni; alla fine di ogni libro dovranno presentare una breve relazione (dal punto di vista lessicale e grammaticale corretta) a dimostrazione che l'essere cartaceo sia stato letto e capito. Tale decurtazione non potrà essere superiore a 4 giorni al mese, per un totale, quindi, di 48 giorni all'anno.
 
Beh direi che nell'arco di un anno, farsi diminuire la pena, solamente leggendo, di 48 giorni, ovvero più di un mese, non è cosa da poco, oltre al fatto che, in linea teorica, in questo modo si accresce il livello culturale delle carcerti e dei detenuti. Secondo me un'ottima e non banale iniziativa che potrebbe senza dubbio essere presa in considerazione.
 
Piccola annotazione: ovviamente potranno godere di tali benefici solamentei carcerati a cui sono state inflitte pene minori, non certo stupratori, assassini etc...

21/11/12

84 - Certe Notti

Certe notti cantava il buono e caro Luciano (Ligabue ndr), i risvolti della canzone prendevano tutta un'altra piega rispetto a quelli che prenderanno questo post però.
 
Ebbene forse per la prima volta da agosto, ovvero da quando mi è arrivato il visto WHV per l'Australia, ho vissuto qualche momento d'ansia. Diciamo ansia da prestazione. Anzi no, meglio chiamarla ansia da partenza. Si perchè qualche giorno fa mi sono svegliato nel cuore della notte a causa di un impegno urgente in bagno e poi la testa, invece di rimanere disattivata come solitamente fa durante le ore notturne, si è messa a girovagare.
Le domande che frullano viaggiavano sull'onda del "manca poco", "sono veramente preparato ad affrontare un viaggio del genere da solo?", "Da solo e dovrò parlare inglese tutto il giorno!Come farò??" e cose del genere.
 
Non mi era mai successo, appunto, e mi sono ritrovato a pensare, ancor prima che il gallo iniziasse a cantare, al mio immediato futuro, a quello che andrò ad affrontare, a cosa mi potrà capitare.
Ripensamenti?Nemmeno per sogno!!
 
Passata la nottata ci ho ripensato e al risveglio le ansie e le paure erano state sostituite da stimoli, fibrillazione, desideri, sogni. Si, sono pronto.

17/11/12

83 - Sabato mattutino

Certo che svegliarsi alle 7 del sabato mattina per andare a tagliarsi i capelli non è stata una scelta molto intelligente. Però mi ha permesso di scoprire questa bella e fresca giornata sin dal mattino e di respirare i profumi ed i colori dell'autunno che, nonostante possano mettere una vena di tristezza, sono meravigliosi.

E per completare la mattinata, dopo un'ora di lavoro, una bella corsa a coprire 20 km giusto per tenersi in allenamento!

07/11/12

82 - Go Obama!

Non so se è normale, ma ho seguito più da vicino la campagna elettorale e le votazioni per il presidente americano che non quelle italiane.
E svegliandomi ho scoperto la vittoria di Obama, per il momento con 303 voti contro 206 e all'appello manca ancora la Florida con 29 voti.
Contento per la vittoria di Obama che viene rieletto come presidente più potente del mondo per il secondo mandato.

E quindi...Four more years!

02/11/12

81 - Movember

Non porto i baffi. Porto la barba, la indosso con eleganza tutto il giorno per poi toglierla e metterla sul comodino prima di addormentarmi. Alle volte la dimentico lì dalla sera prima e così devo andare in giro sbarbato e con l'arrivo dell'autunno e dell'inverno, si sa, avere qualche pelo in più aiuta a coprirsi dal freddo.
Devo dire anche che la barba mi dona, mi rende affascinante, anche se mi fa più vecchio e mi consente di aumentare a dismisura la mia modestia.

Ma i baffi.
No quelli no. Non li ho mai indossati. Quando ho provato a tenerli è stato solo per pochi secondi, il tempo di guardarmi allo specchio e di urlare di terrore ed erano già spariti, volatilizzati. I baffi non li ho mai portati e mai lo farò. Mai. Anzi forse per una buona causa si può anche fare un sacrificio (sottolineamo bene: il sacrificio lo faranno gli altri guardando il mio splendido baffo tagliato e curato) e questa causa sta per arrivare.

Si tratta del Movember. Si, con la "emme".
Piccola analisi storica.

"Nel 1999, ad Adelaide, un gruppo di giovani uomini decise di farsi crescere i baffi per beneficenza durante il mese di novembre. Pensarono di ribatezzare il mese Movember, dall'unione delle paroel Moustache e november.

Nel 2003 un nuovo gruppo nacque a Melbourne con 30 uomini che si facevano crescere i baffi per 30 giorni con lo scopo di attirare l'attenzione sulle tematiche del cancro alla prostata e della depressione maschili."

Da allora il movimento del Movember ha raccolto più di 174 milioni di Dollari in tutto il mondo, ed ha continuato a crescere incessantemente raggiungendo Sud Africa, Europa e Nord America.
Nel 2010 i soli partecipanti registrati in USA hanno raccolto più di 7.5 milioni di Dollari.
In Italia siamo attivi dal 2010 ed abbiamo iniziato con piccoli gruppi sparsi qua e là, con l'obiettivo, però, di raggiunere il livello degli altri Stati partecipanti.
 
Ogni anno durante il mese di novembre, Movember è responsabile dello spuntare di baffi su migliaia di facce maschili in tutto il mondo, il cui scopo è di raccogliere fondi necessari alla ricerca e alla prevenzione del cancro alla prostata e delle malattie maschili in generale.
Il primo di novembre coloro che aderiscono al movimento si registrano sul sito Movember.com, si radono e per il resto del mese, questi altruisti e generosi ometti conosciuti come "Mo Bro" crescono, tagliano e curano il loro mustaccio. Supportati dalle loro donne "Mo Sista", i Mo Bro raccolgono fondi per supportare la causa.
I Mo Bro camminano, parlano ed in generale fanno pubblicità per i 30 giorni di novembre, e attraverso le loro azioni e le loro parole cercano di portare alla luce i problemi della salute maschile.
Alla fine del mse i Mo Bro e le Mo Sista celbrano il loro valore organizzando i "Mo Party" o partecipando ad uno di essi presenti in tutto il mondo.
Ci si presenta al Mo Party vestiti a tema col proprio baffo e ogni Mo Bro che è accompagnato deve far vestire la ragazza a tema con lui (es Super Mario e Principessa Peach).
Tutto il ricavato della festa verrà poi devoluto alla ricerca svolta da istituti che si adoperano ogni giorno per la lotta contro il cancro alla prostata e alle malattie maschili. (fonte: volantino Movember)

In definitiva, riprendendo quanto dicevo prima, per questa buona causa si può anche fare il sacrificio di indossare i baffi per una sera (tutto il mese di novembre è ancora troppo però, non sono psicologicamente pronto ad un passo del genere; dovrei eliminare tutti gli specchi sulla faccia della terra prima di tenermi i baffi).

Chiudo il post con le regole da osservare per l'evento:

          1. Radersi il primo di novembre;
          2. Iscriversi a Movember.com;
          3. Coltivare il proprio baffo per tutto il mese;
          4. Far conoscere cos'è Movember;
          5. Partecipare ad un evento.



01/11/12

80 - The day after tomorrow

Anche la notte delle streghe è passata, tra vampiri, zombe e zucche ottobre ci ha salutato ed è giunto alle porte pure il mese di novembre. Alla radio è già iniziato il countdown per il Natale e per il Capodanno, e si pensa ormai a come poter addobbare l'albero e la propria casa, come predisporre le luci per rendere la nostra casa la più bella del quartiere in fatto di illuminazione natalizia.
 
Nel frattempo il maltempo imperversa su tutta Italia, rendendo più grigie le nostre giornate (e bagnate) e forse anche un po' più tristi. A Venezia si raggiungono livelli di marea piuttosto elevati e le previsioni per i prossimi giorni non sono delle più rosee.
 
 
E passando all'altra parte della Terra, le cose non vanno affatto meglio in America e più precisamente nel nord-est, dove l'uragano Sandy ha seminato danni e morti dietro di se. Poche settimane prima di questo evento Munich Re, una delle più importanti società di riassicurazione del mondo, aveva realizzato una pubblicazione dal titolo "Severe weather in North America" in cui affermava che il continente Nordamericano era, ed è, il più colpito dagli eventi estermi legati a fattori climatici nelle ultime decadi.
 
In particolare, si afferma che il crescente numero delle catastrofi naturali risulta molto più evidente in Nord America rispetto alle altre parti del mondo. Nello studio della Munich Re, infatti, si dimostra che nel continente americano, nelle ultime tre decadi, le perdite dovute ad eventi correlati al meteo sono quasi quintuplicate; parallelamente, questo fattore di incremento risulta minore negli altri continenti (4 in Asia, 2.5 in Africa, 2 in Europa e 1.5 in Sud America).
I cambiamenti climatici riguardano soprattutto il riscaldamento degli oceani, la siccità, le precipitazioni di notevole intensità e l'intensità dei cicloni tropicali.
Tuttavia, fino ad ora, le crescenti perdite causate dagli eventi catastrofici meteorologici sono guidate soprattutto da fattori socio-economici come la crescita della popolazione, l'incremento incontrollato delle realtà urbane, l'aumento della ricchezza.
 
 
Secondo Tony Kuczinski, CEO (Chief Executive Officer) della Munich Re americana, la pubblicazione della società rappresentaun altro contributo aldialogo globale per quanto concerne il cambiamento climatico in atto e le conseguenze correlate. Secondo il caro Tony è necessario procedere ed approfondire questo dialogo per poter capire cosa è possibile fare e dove si può agire per almeno diminuire l'impatto che tali cambiamenti climatici hanno sul nostro mondo.
 

Dopo questa lunga introduzione, dopo aver riassunto quanto riportato nella pubblicazione della Munich Re, una domanda, o forse più di una, mi sorge spontanea: parliamo tantissimo di come l'azione dell'uomo vada a modificare (in peggio) l'ambiente in cui viviamo, di energie rinnovabili, protocollo di Kyoto, scadenze al 2020 etc...e poi durante la campagna politica che porterà all'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti (o alla conferma di quello attuale), ovvero il presidente probabilmente più potente del mondo, non si fa il minimo accenno ai cambiamenti climatici resi ancora più evidenti dall'uragano Sandy su NY.
 
Ma come???L'opportunità di cogliere la palla al balzo con un evento catastrofico che ti riguarda da vicino, di prenderlo come esempio per un discorso più ampio sul "cosa dobbiamo fare per", "cerchiamo di ridurre la possibilità di altri eventi come questo", "propongo di" e nessuno, NESSUNO, ne parla, lo cita, lo inserisce all'interno della propria campagna politica? Non ci siamo proprio.
 
Appare evidente che i poteri forti, quelli che veramente comandano, rimangono sempre gli stessi: petrolio, carbone, soldi. Tutto questo fa girare il mondo e rimane a capo del sistema, impedendo una svolta che consentirebbe un miglioramento, sul lungo periodo ovviamente, delle condizioni climatiche, ambientali e sociali, ma che porterebbe ad una enorme perdita economica per i settori suddetti.
E se neppure i cari Obama e Romney ne parlano, vuol dire che la situazione non cambia e non cambierà; probabilmente quando lo farà sarà troppo tardi, ma i presenti abitanti del mondo forse non ci saranno più e quindi chi se ne importa, sarà un affare dei nostri figli o forse dei figli dei nostri figli. L'egoismo che ci caratterizza raggiunge degli apici che alle volte mi lasciano veramente allibito.
 
Fuori continua a piovere, la giornata è grigia e lo sarà per tutta la giornata. A quanto pare nessuna novità neanche su questo fronte.