Questa mattina ho avuto 3 stupende ore a disposizione per un impatto diretto con la burocrazia italiana. Beh è stato veramente avvincente vedere quante incazzature è possibile prendere in così poco tempo e con così tante persone!!
Capitolo assicurazione sanitaria: avevo portato le carte a metà dicembre (ovvero quasi un mese fa) assicurandomi che fosse tutto pronto il prima possibile. La risposta fu: "Non c'è problema, al massimo per i primi di gennaio è tutto pronto, e comunque ti chiamiamo noi". Bene. Dopo vari solleciti e nessun riscontro questa mattina mi sono avviato con sguardo assonnato ed incazzoso verso l'Asl del mio paese, farmi un'ora di coda e scoprire che tutto era pronto ma si erano dimenticati di chiamarmi!! "Vabbè, passiamoci sopra", penso e con il fare più gentile di cui disponevo ho chiesto informazioni riguardo alle voci che l'assicurazione copriva (anche se mi ero già informato in internet) e alla possibilità di portare medicinali con/senza ricetta medica.
Morale: nessuno sapeva niente. Ma sono entrato all'Asl oppure questo è un panificio?!!Mah, ringrazio sentitamente e mi accingo ad andare in motorizzazione per la patente internazionale.
Capitolo patente internazionale: mi ero già informato prima di Natale presso l'autoscuola (ad ulteriore dimostrazione del fatto che anche in questo caso il sottoscritto si era preso per tempo) e mi era stato detto di tornare il 7 gennaio con determinati documenti e carte e la patente sarebbe stata pronta nel giro di due giorni. Benissimo. Scopro che in motorizzazione tutto il procedimento costa la metà, quindi il prode e futuro australiano (sempre il sottoscritto) entra sicuro di sbrigare le pratiche in pochissimo tempo. Sorpresa! Mancano, oltre ai documenti che mi erano stati indicati dall'autoscuola, alcune fotocopie, marca da bollo e il pagamento di un bollettino postale. Sono le 11.20 e la motorizzazione chiude alle 12.00. Convinto di potercela fare, e non sapendo da dove mi arrivava tutta questa convinzione, inforco le chiavi della macchina e sparo la mia macchina verso il centro cittadino.
Entro in un edicola e la fotocopiatrice è rotta, però hanno la marca da bollo. Entro in un'altra edicola e non hanno marche da bollo ma la fotocopiatrice va. Riprendo la macchina e mi dirigo all'ufficio postale più vicino. Entro che sono le 11.35 quindi ho ben 25 minuti per pagare uno stupidissimo bollettino postale (già compilato) e ritornare in motorizzazione.
Si bravo, però non avevo fatto i conti con 12 (leggi DODICI) persone davanti, tutte con età superiore ai 75 anni ed un'unica impiegata (leggi UNO). Si aggiunga al tutto che ogni amabile persona conosceva l'impiegata con cui scambiava i canonici 5 minuti di "come va?come sta tizio e caio?passato bene il Natale?". Morale, esco dalla posta alle 12.10, torno in motorizzazione che è tutto chiuso. Benissimo, dovrò tornare domani, nella speranza che non sia troppo tardi.
Grazie burocrazia italiana. Non mi mancherai.
Capitolo patente internazionale: mi ero già informato prima di Natale presso l'autoscuola (ad ulteriore dimostrazione del fatto che anche in questo caso il sottoscritto si era preso per tempo) e mi era stato detto di tornare il 7 gennaio con determinati documenti e carte e la patente sarebbe stata pronta nel giro di due giorni. Benissimo. Scopro che in motorizzazione tutto il procedimento costa la metà, quindi il prode e futuro australiano (sempre il sottoscritto) entra sicuro di sbrigare le pratiche in pochissimo tempo. Sorpresa! Mancano, oltre ai documenti che mi erano stati indicati dall'autoscuola, alcune fotocopie, marca da bollo e il pagamento di un bollettino postale. Sono le 11.20 e la motorizzazione chiude alle 12.00. Convinto di potercela fare, e non sapendo da dove mi arrivava tutta questa convinzione, inforco le chiavi della macchina e sparo la mia macchina verso il centro cittadino.
Entro in un edicola e la fotocopiatrice è rotta, però hanno la marca da bollo. Entro in un'altra edicola e non hanno marche da bollo ma la fotocopiatrice va. Riprendo la macchina e mi dirigo all'ufficio postale più vicino. Entro che sono le 11.35 quindi ho ben 25 minuti per pagare uno stupidissimo bollettino postale (già compilato) e ritornare in motorizzazione.
Si bravo, però non avevo fatto i conti con 12 (leggi DODICI) persone davanti, tutte con età superiore ai 75 anni ed un'unica impiegata (leggi UNO). Si aggiunga al tutto che ogni amabile persona conosceva l'impiegata con cui scambiava i canonici 5 minuti di "come va?come sta tizio e caio?passato bene il Natale?". Morale, esco dalla posta alle 12.10, torno in motorizzazione che è tutto chiuso. Benissimo, dovrò tornare domani, nella speranza che non sia troppo tardi.
Grazie burocrazia italiana. Non mi mancherai.
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