Riprendo il tour americano da dove lo avevo lasciato, ovvero dalla visita del Bryce Canyon National Park, godendo di viste mozzafiato ed osservando come la natura, con la sua azione nel corso dei millenni, può dar vita e modificare il paesaggio che ci circonda.
Dopo una cena abbondante nel ristorante che si trovava vicino al nostro hotel, siamo andati a letto con pancia, occhi e mente soddisfatte.
Il mattino successivo, non essendomi ancora reso conto dell'altitudine a cui ci trovavamo, ho candidamente indossato una t-shirt e mi sono avviato verso la macchina. Ad attendermi: qualche raggio di sole e...neve!!!Ebbene si era proprio neve quella che stava cadendo, un contesto veramente surreale, nonchè un freddo incredibile!
Solo dopo qualche decina di km tutto è cambiato, scendendo di quota è ricomparso il sole e di neve non è rimastra traccia. Abbiamo così proseguito lungo i nostri 450 km che ci separavano dalla tappa successiva: la Monument Valley Navajo Tribal Park.
http://www.navajonationparks.org/htm/monumentvalley.htm
A circa 45 km dal nostro hotel, la Monument Valley prende forma nelle sembianze di una...valle, riserva dei Navajo, da cui prendono vita una serie di enormi formazioni rocciose, alle quali gli stessi Navajo hanno attribuito dei nomi in base alle loro sembianze.
Dei 3 parchi visti è quello che mi ha impressionato di meno, ma comunque anche in questo caso si rimane affascinati dall'azione della natura, di come essa possa aver creato nel bel mezzo del nulla dei "giganti di roccia". E' strano soprattutto vedere con i proprio occhi "l'Elefante" (Elephant - foto sopra) o le tre sorelle (The three sister - la seconda foto) che danno scena al paesaggio, circondate da territori pianeggianti formati di sabbia rossa e ricoperti in alcune zone da sterpaglie che risultano essere il poco verde presente nell'insieme.
Nessun commento:
Posta un commento