29/08/12

61 - Nuova vita, vecchie sensazioni

Lo so, si può diventare monotoni a ritornare sempre sullo stesso discorso, però mi sembra indispensabile richiamarne alcuni punti per poter spiegare il titolo del mio nuovo post.
Quando, 8 mesi fa, dopo una storia piuttosto importante sono rimasto, diciamo, fregato e lasciato a piedi ho passato due o tre mesi che non auguro a nessuno di vivere. C'è di peggio ovvio, però non sono stati molto piacevoli. Nei 4 anni precedenti mi ero ridimensionato, nel senso che ero passato dal non dover rendere conto a nessuno, all'avere a fianco una persona con cui condividere gioie e dolori quotidiani. 
In breve, le emozioni che si provano per la prima cotta, per un invaghimento e chi più ne ha più ne metta, lasciavano il posto alla vita adulta, ad altri tipi di problemi, ad altri tipi di pensieri.
Con poca falsa modestia, mi sentivo e mi sento più portato a questi ultimi piuttosto che continuare una vita alla peter pan, ma è ovvio che si può trovare il giusto compromesso alle due cose, divertendosi ed emozionandosi per le piccole cose e agendo in modo maturo all'occorrenza.

Ecco, succede che il protagonista di questa ingarbugliata vicenda se ne vada in vacanza con gli amici (Rodi ndr, vedi post precedente) e tra mille peripezie si imbatta nella classica avventura da vacanza. Le memorabili vicende che si concludono nell'arco di una settimana con qualche strascico al ritorno dalle vacanze. Tali vicende, però, permettono al nostro protagonista di riaccendersi, di provare le vecchie sensazioni da ventenne (non che adesso ne abbia molti di più!!) che non sentiva più da qualche anno. Sono alcune delle sensazioni più belle, forse, che si possono provare, perchè consentono di stare bene con se stessi, di dare il meglio di sè senza aver alcun tipo di vincolo che possa compromettere eventuali rapporti interpersonali.

Il ritorno alla vita quotidiana e al lavoro contribuiscono ad affievolire in parte tali sensazioni, ma nel complesso esse fanno ancora parte di me e sono assai piacevoli.


27/08/12

60 - Correre e nient'altro

Alle volte credo che la corsa per me sia come il lassativo per chi abbia bisogno di correre in bagno ma non vi riesce: il mezzo giusto al momento giusto per ottenere pace, serenità e per pensare senza essere disturbati.
(Direi che l'esempio calza a pennello, si attendono eventuali suggerimeni su altre possibili metafore che avrei potuto utilizzare)

59 - Coming back to Italy

Le vacanze sono purtroppo terminate, e dopo una settimana di Grecia-Rodi si ritorna in Italia, con qualche chilo in meno (ebbene si) ed un'abbronzatura in più.
Si ritorna in Italia e si ritorna al lavoro, alla solita quotidianità, alla solita sveglia, al solito caffè. E' vero, quello che si manifesta solitamente è il classico trauma da ritorno post vacanziero che affligge la maggior parte di italiani. Parlando al singolare ed in prima persona (just me, myself and I) vi è qualcosa che va al di là della semplice ansia da ritorno, un'atmosfera e sensazioni diverse mi accompagnano nel mio rientro in Italia.
Si perchè diversamente dalle altre volte, dalle ultime volte, la vacanza si è svolta con amici, è stata all'insegna del divertimento, è servita a migliorare il mio inglese parlato (data la presenza di soli stranieri) e, unendo l'utile al dilettevole, mi ha permesso di fare nuove conoscenze.

Facendola banale e molto sentimentalista, la vacanza a Rodi appena trascorsa mi ha fatto sentire vivo, in pieno movimento, attivo. Sono riuscito a riscoprire una parte di me che forse non avevo mai del tutto tirato fuori e che mi piace, che mi stimola, che mi fa stare bene.
Parallelamente, circa una settimana fa, partendo per la Grecia, pensavo che questa holiday poteva essere lo scoglio più duro da affrontare per la corsa al mio futuro, quello che avrebbe potuto farmi vacillare o che avrebbe anche potuto farmi desistere dall'inseguire i miei sogni.

Mi spiego meglio: la decisione di partire per l'Australia era ed è stata ben ponderata, frutto di una serie di circostanze che si erano concentrate insieme e che mi hanno fatto optare per tale scelta. In un piccolo angolo nascosto della mente, però, avevo il dubbio che tutto ciò era nato anche in seguito ad un periodo un po' stressante e noioso che aveva raggiunto il suo culmine in agosto. Per tal motivo avevo il timore che una vacanza all'insegna del divertimento come quella appena trascorsa mi avrebbe fatto ritornare in Italia con la voglia di restarci e facendomi aprire gli occhi sulla baggianata che avevo fatto  richiedendo il visto per l'Australia.
Ecco, è successo proprio l'opposto. Se prima delle mie vacanze a Rodi avevo una gran voglia di cambiare aria e di salire sul volo che mi porterà dall'altra parte dell'emisfero ma avevo questo tarlo che mi rodeva il cervello, adesso qualsivolgia tarlo/larva/insetto è stato eliminato e la volontà di partire è salita all'ennesima potenza; non solo, ora iniziano a svilupparsi stimoli di ogni tipo ed in ogni direzione che mi chiedono per quale assurdo motivo non abbia mosso il culo prima.
Ma insomma, meglio tardi che mai.

In definitiva, il ritorno in Italia non è stato poi così deprimente e, anzi, è stato accompagnato da uno stato d'animo positivo, consapevole che, probabilmente, questo sarà il mio ultimo viaggio in Europa prima della fatidica partenza.

16/08/12

58 - Vacanze con Caligola e Lucifero

Per chi sta ancora cercando la nuova moda dell'estate, il nuovo tormentone musicale, il vestiario più cool dell'estate 2012, non inizi neanche a faticare e a sfiancarsi nella ricerca. Percè io ho la soluzione, che può essere rappresentata da un unico sostantivo: ANTICICLONE.

In questi giorni guardando i telegiornali, o almeno alcuni specifici telegiornali, è possibile alimentare la nostra cultura in fatto di anticicloni estivi. E così dopo i famosi, anzi famosissimi (ma che dico famosissimi, riconosciuti internazionalmente) Scipione, Caronte, Minosse, Virgilio, Circe..ecco arrivare l'amico Caligola, "il sesto potente e vastissimo anticiclone subtropicale di questa estate".
Ma per chi crede sia finita ecco il colpo di scena di un finale di film thriller: fino a domenica Caligola, ma poi...Lucifero!!Codesto anticiclone,settimo ed ultimo dell'estate (a meno di nuovi ed eclatanti colpi di coda) sarà ancora più forte e porterà temperature fino a 40 °C.

Detto ciò, io saluto tutti e me ne vado una settimana in Rodi per il meritato riposo sotto il sole greco, a godermi il caldo del caro Αυγερινός (traduzione greca del nome Lucifero gentilmente offerta da Google Traduttore).
A presto!
Spiaggia di Anthony Quinn

Spiaggia di Agathi

13/08/12

57 - Relax e...politica

La sensazione di essere in ferie è fortemente al centro dei miei pensieri, ed in effetti sarà così perchè effettivamente per due settimane lo sarò!
Ne consegue che io ed il mio amico asciugamano da sole entriamo in macchina e ci dirigiamo "in grava" (dite anche voi così??) ovvero sulle rive di un fiume che scorre non lontano da casa mia per rilassarsi e prendere il sole.

E' comodo perchè è vicino, non devo fare coda per arrivarci, non vi è la calca che ci sarà sicuramente al mare in questi giorni e, udite udite, è raggiungibile anche in bicicletta, ebbene si.
Arrivato in sito poggio delicatamente e con gran classe il mio amico asciugamano sui ciotoli, preventivamente sistemati per evitare tagli e lacerazioni da pietra alla mia schiena, sfodero il mio ipod e m rilasso al sole ascoltando un po' degli adorati pink floyd.

Improvvisamente, il fattaccio: sulle note di Coming back to life l'ipod smette di funzionare per chissà quale assurdo motivo (anche se la probabilità che fosse quasi scarico è molto elevata). Mi guardo in giro, non scorgo nè bambini frenetici, nè ragazzi/e urlatori/urlatrici per cui torno a rilassarmi e mi godo il sole ed il rumore dell'acqua che scorre a pochi passi da me.

Ma la nube tanto temuta sta presto per arrivare, e si avvicina sotto forma di una coppietta di anziani (non troppo anziani a dir la verità) che, con ettari di ciotolato a disposizione (e quando dico ettari,intendo ETTARI, ovvero 10000 metri quadrati) posiziona le proprie sdraio accanto a me, diciamo ad una distanza sufficiente per sentire i loro discorsi.

Mi tranquilizzo e mi dico: "saranno qua per rilassarsi anche loro, parleranno poco o niente o al massimo acceneranno a qualche scena vista in tv sulle olimpiadi appena terminate". La magia finisce quando uno dice all'altro: "Atu sentio l'ultima sul Berlu??" (traduzione: ti sono venute all'orecchio le ultime news  riguardanti il nostro ex Presidente del Consiglio sostituito pochi mesi fa dal prof. Monti?).

Allora io dico, la politica la seguo, le mie idee le ho ma il tutto finisce qui. Di sicuro l'ultima cosa che voglio sentire nel bel mezzo del mio relax da ferie (si sono in ferie, ribadisco) è qualcuno che parla di politica, indipendetemente da chi o cosa è l'argomento principale che viene trattato.

Detto ciò, oggi ho dovuto passare un'ora della mia vita a sentire questi distinti signori sciorinare notizie e idee della politica nostrana. E non aggiungo altro.


10/08/12

56 - Pictures from heaven

Nell'attesa di raggiungere l'altra parte del globo, tra giorni/notti passate in internet (forum, blog, siti vari, google maps e google street view) ecco alcune foto di luoghi che andrò a vedere con i miei occhi (se non tutti almeno alcuni).
Perth - WA

Byron Bay

12 Apostles

regione del Kimberly
Qua il riferimento da dove ho ricavato le foto.

09/08/12

55 - Things to do first

Whitehaven beach nella cost est dell'Australia, considerata la spiaggia "più bianca" al mondo
 In questi giorni sto intensificando le varie ricerche per non arrivare in suolo australiano poco o per niente preparato relativamente a vari aspetti che qui da noi diamo per scontati, vedi ad esempio assicurazione medica, sim telefoniche etc..
Nel sito del governo australiano vi è un chiaro elenco delle cose da fare preliminarmente e che saranno utili per il quieto vivere in Australia.

Ecco qui un elenco con veloce spiegazione in merito:

1) TFN: è il Tax File Number, diciamo che può essere più o meno paragonato al nostro codice fiscale; è utile, per non dire indispensabile, per ricevere la busta paga dal proprio datore di lavoro, eventuali soldi dal governo (con il Tax back). Si può ottenere via telefono, direttamente in Australia in uno degli appositi uffici oppure via internet.

2) Assicurazione medica: assolutamente da fare in modo da consentire l'eventuale ricovero in ospedale, acquistare medicine etc..E' necessario rivolgersi all'ufficio preposto subito dopo l'arrivo in Australia con il proprio passaporto/documenti di viaggio.

3) Aprire un conto bancario: permette al proprio datore di lavoro o a chi ci deve denaro di accreditare direttamente sul un conto bancario dedicato.

4) Registrazione al Centerlink: è un servizio offerto che può aiutare a trovare lavoro, accedere a determinati corsi etc.. (al momento non sono molto informato a riguardo ma mi riprometto di creare un post appena ne saprò di più).

I primi tre punti, per quanto mi riguarda, sono gli unici indispensabili. Ve ne sono poi molti altri consigliati nello stesso sito del governo che potrebbero aiutare ad una più facile e veloce integrazione nella società australiana tra cui:

5) Iscriversi ad un corso d'inglese: sicuramente è un aspetto significativo, soprattutto per chi arriva con un livello minimo (o nullo) d'inglese (in questo caso farei rientrare questo punto all'interno delle cose ASSOLUTAMENTE da fare una volta arrivati). Anche per chi ha un livello d'inglese buono, però, un corso d'inglese, secondo me, potrebbe aiutare a fare nuove conoscenze e a recepire meglio una serie di slang australiani che altrimenti non sarebbero di facile comprensione.

6)Patente di guida: per quanto mi riguarda non è un aspetto primario; certo potrebbe essere molto utile per coloro che cercano/trovano lavoro nelle farm in quanto danno una disponibilità di spostamento più o meno illimitata in relazione anche alla distanza delle aziende agricole dai centri città.

08/08/12

54 - Punto di non ritorno

Bene, la comunicazione della mia intenzione di partire è stata data alle principali persone che dovevano saperlo. Devo dire che codeste persone hanno manifestato un certo dispiacere per la mia futura partenza ma, allo stesso tempo, mi hanno dimostrato tutto il loro appoggio nonchè hanno confermato la bontà di questa scelta.

Sinceramente, credevo che la reazione più probabile fosse il tentativo di dissuadermi, con un lungo (?) elenco degli aspetti positivi nel restare in Italia ed un altrettanto lungo (?) elenco degli aspettivi negativi sull'Australia. Niente di tutto ciò.

A comunicazione avvenuta, mi sono reso conto che sono arrivato ad un punto di non ritorno, ora non dico di avere la strada spianata e non dico neanche di vedere la luce in fondo al tunnel (non ero messo così male!!), ma la piccola scaletta dell'aereo che mi porterà dall'altra parte del globo..beh quella inzio ad intravederla.

07/08/12

53 - Il Working Holiday Visa

Come accennavo nell'ultimo post, entrare in Australia e rimanerci per un determinato periodo, con un obiettivo diverso dall'essere il semplice turista che si gode la vacanza, non è poi così complicato, o almeno non lo è quanto il tentare di entrare negli Stati Uniti.

Premetto subito che quanto andrò a scrivere è frutto solamente della mia (piccola) esperienza e di quanto trovato navigando in internet e chiedendo informazioni a qualche persona che ne sa più di me a riguardo. Elencare tutti i tipi di visto è compito improbo e praticamente impossibile, quindi mi limiterò a citare quelli che secondo me sono i più importanti:

- STUDENT VISA: permette di rimanere in territorio australiano per tutta la durata del corso di studi scelto; è possibile anche lavorare ma con alcune limitazioni (20 ore a settimana al massimo). E' il visto che viene scelto per chi va in Australia per studiare oppure per chi ha già usufruito di uno o due Working Holiday Visa

- TOURIST VISA: dal nome, è il visto per il turista, ovvero per chi intende entrare in Australia per vacanza, per visitare amici o parenti. Non è possibile lavorare (o meglio, è possibile, ma "a nero", con tutte le conseguenze del caso), è possibile studiare ma solo entro i termini di durata del visto (ovvero 3 mesi).

- WORKING HOLIDAY VISA: può essere utilizzato da chi è compreso nella fascia d'età 18-30 anni, si può ottenere direttamente online oppure compilando una serie di dati in forma cartacea (assai consigliato il primo metodo in quanto i tempi burocratici si accorciano drammaticamente) ed ha una validità di 12 mesi. Ovvero, dal momento in cui si riceve la mail di accettazione del visto WHV, si ha 12 mesi di tempo per entrare in territorio australiano e, nel momento in cui si poggia effettivamente la suola della nostra scarpa in Australia, si hanno a disposizione 12 mesi per rimanere.

Alla fine dei 12 mesi le possibilità principali che ci si presentano sono 3:
     1) Richiedere un secondo WHV (ma in questo caso, durante il primo WHV, si deve lavorare per almeno 88 giorni in una farm) della durata di altri 12 mesi
      2) Avere la botta di culo di trovare un'azienda o un datore di lavoro che ci sponsorizza e che ci permette di prolungare la nostra permanenza con i canguri
       3) Fare ritorno a casa

Durante il WHV è possibile fare qualsiasi tipo di lavoro, con la limitazione, però, di non poter lavorare sotto lo stesso padrone per più di 6 mesi. E' possibile anche studiare, per un periodo massimo di 4 mesi.

Oltre a questi 3 tipi di visto, come detto in precedenza, ve ne sono molti altri; in un'apposita sezione del sito del governo australiano viene data la possibilità di ottenere qual è il visto che più si addice alle nostre necessità.

Detto ciò, mi sembra di aver completato la splendida e veloce carrellata a riguardo del "problema visto per l'Australia" e di aver fatto un po' di luce sul Working Holiday Visa che mi permetterà, nel prossimo futuro, di vivere fianco a fianco con gli amici canguri.

02/08/12

52 - A come Australia

A discapito del titolo del blog, che manifesta il mio desiderio e la mia volontà di trasferire la mia vita negli Stati Uniti, ho preso negli ultimi giorni una decisione drastica, che mi porterà dall'altra parte dell'emisfero, in quello boreale e, di fatto, dall'altra parte del mondo: me ne vado in Australia.

Mettiamo le cose in chiaro: la voglia di America è sempre presente, inscalfibile al primo posto, per usare il gergo che in questi giorni sentiamo spesso (vedi Olimpiadi), l'America era, è e rimane la mia medaglia d'oro da conquistare. Il punto è che ho sempre avuto l'idea di testare me stesso e le mie capacità al di fuori dal contesto Italia, ma vuoi per una cosa o per un'altra o per la mancanza di coraggio a compiere il salto, me ne sono rimasto sempre nel Belpaese, circondato da sicurezze e dalla familiarità dell'ambiente.

Ad un certo punto, però, un insieme di circostanze ha fatto scattare in me la scintilla, mi sono acceso ed ho iniziato a ragionare sulle svariate possibilità di "cambiar aria". L'input mi è stato dato leggendo un blog di un un giovane napoletano che ha deciso di trasferirsi da Milano alle Hawaii (anche se adesso ha fatto ritono). Anche grazie a lui, che ringrazio qui pubblicamente, ho preso definitivamente la decisione, ponderata dopo mesi e mesi di titubanza.

Perchè l'Australia? Beh la risposta appare abbastanza scontata, ma vedo comunque di evidenziare alcuni aspetti fondamentali che mi hanno fatto ricadere su questa scelta (l'elenco è puramente casuale, in base all'ordine in cui i pensieri affluiscono alla mente!)

- la relativa facilità (e velocità) con cui è possibile ottenere un visto WHV (Working Holiday Visa) che permette di rimanere nella terra dei canguri per un anno, con alcune limitazioni che vengono chiaramente esposte nel sito del governo australiano (tutto ciò va a scontarsi sulle difficoltà di ottenere un visto per l'America)

- la situazione economico-politico dell'Italia e la relativa situazione in Australia che, non sarà il paese dei balocchi, ma di sicuro offre più opportunità di quante se ne possano trovare qui

- l'inglese: il mio livello è buono, ma da qui a dire che mi so destreggiare con noncuranza in ogni situazione ed in ogni tipo di argomento ce ne passa; quindi questa esperienza sarà l'occasione per dare una sterzata al mio inglese e di migliorarlo quanto più possibile

-  il desiderio di provare un'esperienza partendo da solo per un luogo che affascina e di cui nei tg, nei giornali e per tv non se ne sente molto parlare (per non dire per niente!)

- forse la motivazione più scontata: i paesaggi mozzafiato, i territori sconfinati, l'oceano, il surf e le cose più frivole che però in Australia assumono un significato elevato alla potenza perchè...beh perchè è l'Australia.

Mentre scrivo questo post mi rendo conto della confusione che posso aver buttato giù su carta (video?) ma il mio cervello è pieno di idee, pensieri, paure che vorrei esternare tutte insieme ma che, ovviamente, capisco non è possibile farlo.

Per tal motivo a questo seguiranno altri post sul fattore A (vedi titolo post), che mi permetteranno di far capire meglio come sono giunto a questa decisione, come la sto affrontando tra qualche paura ma anche tanta determinazione e convinzione.

See ya!