22/06/13

123 - Chef si diventa

Alle volte è proprio quando ti metti in gioco e ti ritrovi da solo ad affrontare ciò che ti si presenta davanti che scopri lati di te che non sospettavi neanche esistessero. Prima di capitare da queste parti avevo già sperimentato la vita lontano dalla famiglia, che usualmente va sotto il nome di "Vita lontano dalla mamma", e quindi avevo imparato ad arrangiarmi: lavare i vestiti, usare la lavatrice, stirare, pulire, tutte cose che si danno per scontate ma che non lo sono, specialmente di questi tempi e specialmente per quella speciale categoria di bipedi che possiamo cautamente ragguppare sotto il sostantivo Maschi.
Ma, in particolare, quando la mamma non è nei paraggi, un'attività è richiesta al bipede benpensante di turno: cucinare. Ebbene, se il periodo lontano dal territorio nativo si prolunga per più di qualche giorno, l'iniziale idea di rifugiarsi al ristorante o al primo McDonalds or BurgerKing (HungryJacks) nei dintorni risulta essere dispendiosa per le tasche e dannosa per lo stomaco.
Ne deriva che: o ci si arrangia in cucina o si muore di fame. Dato che non ho mai avuto il desiderio di morire giovane, specialmente di fame, ho deciso di seguire alcune lezioni al cospetto della cuoca Mamma e di aiutarmi nella mia attività con Internet. Il periodo dell'Università, ovvero il periodo in cui tutto ciò accadeva, è, ahimè, lontano; il problema di ritrovarsi lontano da casa da solo si è ripresentato pochi mesi or sono con l'arrivo overseas, quindi ho dovuto fare un ripasso delle mie capacità/abilità culinarie e metterle in atto. 
Ma l'inaccadibile è incredibilmente accaduto e, non solo ho iniziato a cucinare e a prepararmi deliziosi ed amabili pranzi e cene ogni giorno (quanto sono modesto) ma ho dato di più; mi sono spinto oltre i confini, personali naturalmente. Ed ho iniziato a preparare le Lasagne from scratch (ovvero mi prepararo pure il ragù e la besciamella), alcuni dolci ed altri primi che in precedenza avevo visto preparare solo dalla già citata mamma L.
L'ultima scoperta dal punto di vista culinario è stata il banana bread; tipico "dolce" australiano (che a dirla tutta non riesco a capire cosa ci sia di tipico) che può rappresentare la propria colazione o brunch domenicale; l'ho scoperto solamente in Australia ma me ne sono subito innamorato. Dati i costi elevati che ci sono da queste parti, però, ho deciso di provare a preparare il difficilissimo banana bread a casa. Ed ho scoperto che, oltre ad essere economico e veloce da preparare, è pure facilissimo!
Ecco quindi una carellata delle mie esperienze culinarie!
Lasagne from scratch: da notare che, dovuto agli elevati costi del formaggio, si riscontra l'assenza del Parmigiano e la presenza di un tipico latticino plastificato

Tiramisù: anche in questo caso, non avendo trovato il Cacao, mi sono arrangiato con una specie di cioccolata per dolci trovata al supermercato

Banana bread

08/06/13

122 - TimTam che passione

Alla voce "drug" Wikipedia recita: "A drug is a substance which may have medicinal, intoxicating, performance enhancinh or other effects when taken or put into a human body or the body of another animal and is not considered a food or exclusively a food."; inoltre, continuando a leggere, si scopre che "Recreational drugs are chemical substances that affect the central nervous system, such as opioids or hallucinogens. They may be used for perceived beneficial effects on perception, consciousness, personality and behavior. Some drugs can cause addiction and/or habituation".
 
 
Molto bene. Se rileggete il tutto con attenzione, soprattutto l'ultima frase merita un'osservazione ed un'importanza particolare, in quanto si dice che alcune droghe possono provocare dipendenza ed assefuazione. Con una sicurezza che mi appartiene, posso quindi affermare che i TimTams rientrano sotto la categoria "Droga". Magari una droga leggere, ma pur sempre di droga si tratta.
Questi biscotti al cioccolato, infatti, provocano i sintomi visti sopra.
 
 
Prima di partire per l'Australia avevo letto su qualche forum i commenti di alcuni utenti; alcuni consigliavano di provarli, altri sconsigliavano fortissimamente anche la sola azione di comprarli e di aprirne la confezione. A quel tempo, pensavo ad un'esagerazione, non potevo capire di cosa stessero parlando fino a quando non sono arrivato overseas.
Quando mi sono ritrovato faccia a faccia con loro al supermercato ho pensato "Ah eccoli i famosi Timtams, aspetta che li provo!". Ed è stata la fine. Sono entrato in un circolo vizioso che mi ha portato alla feroce assunzione dei malcapitati biscotti di cioccolata e alle crisi di astinenza nelle occasioni in cui gli stessi biscotti non erano presenti nella mia credenza.
 
Ma precisamente, cosa sono questi favolosi/maledetti timtams??Sono dei banalissimi biscotti di cioccolata prodotti dalla ditta australiana Arnott's, con uno strato interno di crema costituito da vaniglia, burro e cioccolata. Si ha l'imbarazzo della scelta tra i gusti original, white, double chocolate vanilla, choc orange, turkish delight, honeycomb, mint e dark rum and raisin. Peronalmente il double chocolate è quella che preferisco (confezione blu-viola in figura). A quanto mi dicono gli amici si trovano facilmente in Giappone ed in buona parte dell'Asia (a prezzi modici), America ed in Inghilterra (difficili da trovare nonché costosissimi).
 
Ebbene, se mai passaste per l'Australia, il consiglio che mi sento di darvi è questo: sieti disposti ad abbandonare i vecchi adorati jeans e a perdervi in una sensazione di libidine nella delizia dei Timtams? Comprateli!!
Ma se avete dei dubbi, non siete sicuri di essere pronti ad una passo del genere, all'assefuazione nonché alla dipendenza che seguirà, senza ombra di dubbio, al primo morso..beh...lasciate stare!!

04/06/13

121 - Quando

Quando finisci tardi lavoro e sei stanco.
Quando ti accingi ad entrare in stazione ed il tuo bus è lì che ti aspetta.
Quando nello stesso bus ci sono poche persone, il che significa posto a sedere assicurato e relax per i prossimi 15-20 minuti che ti separano da casa.
Quando una giornata di splendide sole svanisce lentamente lasciando il posto ad un fantastico tramonto avvolto da nuvole che sembrano dipinte.
Quando la tua fermata è a poche centinaia di metri e suoni il "campanello" per segnalare all'autista che quello è il tuo capolinea e vuoi scendere.
Quando l'autista non si ferma alla tua fermata ma continua fino al successivo semaforo (rosso).
Quando vai a chiedere all'autista se PER FAVORE può farti scendere.
Quando l'austista non ti bada minimamente.
Quando chiedi nuovamente all'austista se PER FAVORE può farti scendere e lui, con sguardo stizzito, non parla ma con un cenno ti fa capire che non si può (non vuole).
Quando fai presente allo STRONZO di austista che quella appena passata era la tua fermata, e tu hai candidamente segnalato che volevi scendere.
Quando lo STRONZO dell'austista, con fare saccente che rasenta l'arroganza ti dice che quell'autobus è a fermate limitate.
Quando quello stesso autobus che, a detta dell'autista è a fermate limitate, si è sempre fermato a tutti i bus-stop tranne il mio.
Quando.

01/06/13

120 - Long weekend

Ed è arrivato l'Australian Day. Di nuovo. Già festeggiato il 26 gennaio, a sole due settimane dal mio arrivo overseas, la festa si ripresenta, ma, in questo caso, interessa solamente il Western Australia. Precisamente, il 2 giugno, ovvero domani. Per qualche interessante scelta governativa, tutte le feste nazionali o seminazionali che si verificano durante il weekend vengono spostate al primo giorno infrasettimanale disponibile, lunedì in questo caso. Da qui il titolo del post.
Negli ultimi 20 giorni, ovvero dalla data di pubblicazione dell'ultimo post, parecchie cose sono accadute, spaziando dal punto di vista lavorativo a quello della semplice vita quotidiana, dalla vita sportiva ai piani per il futuro.
 
In ambito sportivo, ho ripreso la mia "attività agonistica", prendendo parte ad una corsa di beneficenza la scorsa settimana, l'HBF Running for a reason. Si tratta di una gara podistica di 12 o 4 km che si verifica ogni anno e che è principalmente improntata alla raccolta di fondi per finanziare programmi di ricerca in ambito medico (Leucemia, Cancro etc..); quest'anno erano presenti quasi 30.000 persone, ovvero un fiume di gente che correva, camminava e si divertiva, lungo il tracciato previsto dall'organizzazione, con lo scopo comune di essere presente e partecipare attivamente alla raccolta di fondi per gli obiettivi suddetti.
 
 
Inoltre, mi sono definitivamente deciso e mi sono iscritto alla maratona di Perth del 16 giugno, quindi tra due settimane verificherò le mie capacità atletiche anche oltreoceano!
 
Cambiando argomento, sto delineando i piani per il futuro che, per il momento, si prospettano essere lontano da Perth, almeno per qualche mese. Come avevo già accennato in un precedente post riguardante Melbourne, la capitale del Western Australia è bellissima, è una città a misura d'uomo ed è vivibilissima, ma al momento sento il bisogno di cambiare e di avere qualcosa di più che qui non riesco a trovare, semplicemente perché non è presente. Perciò sto programmando i prossimi mesi, che si preannunciano essere non facili e lontano dalla cerchia di amici che mi ero costruito qui; ma le difficoltà sono fatte per essere affrontate e quindi, timone a dritta e affrontiamole, senza paura e convinti che anche questa volta con sforzi e sacrifici è possibile farcela.
 
Dal punto di vista lavorativo, ultimamente sono accadute parecchie cose, che mi hanno permesso di affrontare e capire maggiormente alcune persone, soprattutto sotto alcuni aspetti che possono essere raccolti nel concetto di "fattori umani"; alle volte ti sorprendi di quanto la vita possa essere difficile e complicata o lineare ed ordinaria semplicemente cambiando la prospettiva con cui la si vede. E così ti ritrovi ad affrontare situazioni che mai avresti pensato di affrontare; di parlare con tutta la sincerità possibile di temi piuttosto delicati, che non ti riguardano e che non si sono mai presentati nella tua vita solamente perché hai la fortuna di avere un passato ed un presente felice, circondato da persone che ti hanno permesso di renderlo tale. Ma la cosa non sembra essere poi così comune, a dispetto delle apparenze, e così ti accorgi di quanto la sfortuna (anche se parlare di sfortuna non è il termine appropriato da utilizzare) abbia giocato un ruolo fondamentale nella vita di alcune persone. Sono rimasto piuttosto generico sull'argomento, ma spero di aver reso comprensibile il concetto di base: ciò che sei adesso, la persona che sei diventata ora, il tuo carattere, il modo di affrontare la vita di tutti i giorni sono frutto del tuo percorso e del passato che hai vissuto. Le condizioni iniziali continuano ad influenzare i tuoi comportamenti ed il tuo modo di approcciare e di parlare con le persone (sotto certi punti di vista potrebbe ricordare la teoria del caos).
 
A conclusione di questo post devo, ahimè, affermare che il freddo è arrivato pure qua. Certo, durante il giorno si possono vantare ancora 15-20 gradi, ma al mattino e alla sera siamo a scesi a temperature comprese tra 2 e 7 gradi quindi...con il mio giubbottino primaverile si rischia il gelo!
Ovviamente, niente a che vedere con la pioggia che da mesi sta imperversando in Italia ahah!