19/09/12

66 - Preparativi

Oramai, a discapito del titolo del mio blog, ultimamente qui parlo solamente della mia prossima meta, ovvero si parla di Australia. In questi mesi che mi separano dalla partenza vi sono un sacco di preparativi e talmente tante cose a cui pensare che ho dovuto sfoderare foglio e penna e stilare un elenco.
Tra le tante, in questi giorni mi sto occupando di chiudere, almeno temporaneamente, la mia carriera professionale qui in Italia nella speranza di poterla poi riaprire in Australia. Si passa quindi dalla semplicissima cancellazione dall'Albo (degli Ingegneri ndr) alla ben più complicata gestione della Cassa di Previdenza e degli obblighi-doveri-diritti derivanti dal possesso di una partita Iva.
La mia giornata tipo, quindi, si districa tra lavoro, telefonate varie ad agenzie di consulenza per definire le mie prime settimane in Perth seguendo un corso di inglese per raggiungere la certificazione Ielts, vagonate di materiale scartabellato in internet che mi preparari ad affrontare la vita in mezzo a canguri, coccodrilli e ragni.
 
In mezzo a tutta questa confusione, l'eccitazione inizia ad alzare la propria asticella; in alcuni giorni è maggiore, in altri minore, ma c'è sempre, ogni giorno di più. Quando poi ricevo i rari complimenti per la mia coraggiosa scelta, volo a qualche metro da terra sentendomi potentissimo!
 
Ancora non riesco a pensare che questi sono gli ultimi mesi che mi separano da una straordinaria esperienza di vita, eppure..sembra proprio sia così!

07/09/12

64 - E...

E quella adrenalina che ti nasce dentro quando sai che qualcosa di importante si sta per avvicinare,

E quello stimolo a dare sempre il massimo e tutto te stesso per raggiungere quell'obiettivo,

E quella voglia di tentare, di provare, di rischiare che ti fa sentire vivo,

E il coraggio che hai trovato per prendere quella determinata decisione, che tanti pensano ma pochi mettono in atto,

E quella sensazione di poter decidere della propria vita, e non subire le conseguenze di ciò che ti circonda,

E quell'orgoglio che ti senti addosso, sapendo di aver preso una decisione di cui, nel bene o nel male, non te ne pentirai,

E quella rabbia e quella decisione che ci metti nell'affrontare le cose,

E..

04/09/12

63 - FAQ (Frequently Asked Questions)

Ultimamente, quando comunico la mia volontà di emigrare e che la decisione è già stata presa e sono in fase di preparativi, mi piombano sulla testa carriolate di domande che dividere in specifiche classi sarebbe compito improbo e disumano. Mi limito quindi a farvi partecipi delle domande più frequenti che risultano, però, anche quelle che, sotto determinati punti di vista, sono le più strane e inaspettate:

1) quanto piove in australia?
2) hai già un lavoro o vai giù senza sapere niente?
3) è facile trovare lavoro, trovare uno sponsor etc?
4) ti fidi ad andare via da solo?
5) si vabbè vai via, e se poi ti va male?

Ora mi accingo a riportare in sintesi le mie usuale risposte e spero di trovare un vostro riscontro nell'accuratezza/precisione/adesione al contesto di quanto dico:

1) esattamente non te lo saprei dire, ma non saprei dirti neanche quanto piove in italia o nel paese  dove attualmente vivo; esistono una carovana di siti meteorologici che riescono a darti mm di    pioggia, umidità e grado di arricciamento dei capelli di una persona (fattore legato all'umidità) di ogni singola località nel mondo, quindi non chiedere a me che, evidentemente, sono a digiuno di temi di meteorologia. Ma soprattutto, secondo te, risulta essere un fattore fondamentale il fatto che in Australia piova poco/tanto/per niente??? (N.B.= negli attimi successivi alla domanda il mio viso compie un processo di cambiamento passando da risata profonda, recepimento che il mio interlocutore vuole veramente sapere quanto piove in Australia, espressione seria, crisi di pianto)

2) Vado giù senza sapere niente. Oltrepassando la forma italiana della domanda (giuro che mi viene posta in questo modo), ma caro il mio interlocutore, secondo il tuo ampio punto di vista, mi sparo 20 ore di volo, vado in un Continente che sta dall'altra parte del mondo, dove non conosco nessuno (qualche amico equamente distribuito tra Sydney, Melbourne e Adelaide ma nulla di più) senza informarmi??

3) Qui rispondo "per sentito dire", ovvero la mia conoscenza si basa su esperienza passata di amici, sulla lettura di forum e blog, su ore della mia vita passate davanti ad un pc surfando su siti internet etc..Sinceramente credo che non sia difficile trovare lavoro, a patto di essere disponibili (MOLTO disponibili) a fare qualsiasi tipo di lavoro, essere umili, accettare tutto ciò che viene; se invece si parte con la volontà di arrivare là e fare il manager dal primo minuto..beh trovare lavoro è IMPOSSIBILE. Per quanto attiene alla questione sponsor anche qui mi trovo leggermente impreparato. Per quanto mi riguarda, il mio unico pensiero al momento è partire e mettermi subito in azione con qualsiasi tipo di lavoro, poi le cose credo che inizieranno a venire un po' da sè e le decisioni verranno prese al momento opportuno.

4) Si. Senza falsie modestie credo di sapermela cavare discretamente bene tra aeroporti, trasporti ed informazioni varie quindi, fatti i debiti scongiuri, non credo di potermi perdere. In Australia poi le conoscenze si faranno, poco alla volta o velocemente non lo so ma, a meno che non rimanga isolato all'interno di una stanza per tutta la mia permanenza, non credo affatto ci siano problemi nell'instaurare nuove amicizie.

5) (Toccatina prima di iniziare la risposta) Rispondo alla domanda con un'altra domanda: e se mi va bene? Non ho niente da perdere, se mi va male faccio ritorno in Italia (tra un anno non credo che la situazione qui sarà molto cambiata), ma se non parto non potrò mai sapere quali opportunità vi sono in Australia. Quindi, piuttosto di vivere con i rimorsi, preferisco buttarmi e tentare, cogliendo al volo ogni opportunità che mi si presenterà davanti a me.

62 - Zingarate, tarocchi ed amuleti

Alle volte succede che anche il sottoscritto, a dispetto delle attese, vada a fare la spesa. Per carità, non sono adatto ai superacquisti e ai carrelli stracolmi di prodotti per la casa, detersivi, frutta, verdura, rotoloni regina, casse d'acqua...no niente di tutto questo. Mi sono limitato ad andare al centro commerciale per acquistare una chiavetta di memoria, pane, qualche bottiglia di vino ed un regalo per un amico; insomma niente di impegnativo.


Ma l'impegnativo e l'imprevisto erano in agguato. Succede che nei parcheggi di qualche supermercato della zona dove abito (ma credo capiti ovunque), "lavorano" persone non propriamente autoctone che si offrono di riportare il carrello al proprio posto, tenendosi i relativi 1/2 euro inseriti, oppure si propongono una lettura immediata del futuro.
Ecco, proprio quello che è successo al sottoscritto.
Mentre caricavo l'imponente spesa in macchina, mi si è avvicinato una signora, probabilmente dell'est, che si è offerta di leggermi e predirmi il futuro. Con un gentile "No, grazie" ho proseguito per la mia strada, ma alle richieste insistenti, non ho potuto fare altro che fermarmi e chiedere il perchè di questa insulsaggine (forse ho usato un termine più tecnico e meno ortodosso).

La risposta della cara signora è stata: "Io posso leggerti il futuro, è sufficiente che tu mi dia la tua mano e scoprirari cosa ha in serbo per te il destino, non vorresti sapere cosa ti succederà??".
Potevo rispondere con un semplice "No", ma non potevo, dovevo farle sapere cosa ne pensavo e così, sempre con tono cordiale, le ho fatto capire che fregare soldi alla gente in questo modo è da ladri, perchè nessuno potrà dirti dove sarai e cosa farai nel futuro. Al che l'individuo, dall'alto della sua furbizia, ha cambiato tecnica. Non vuoi credere alla lettura del mio futuro?Bene allora ti convinco che pur non essendoci mai visti, so tutto del tuo passato.

Credo che il mio viso manifestasse una serie di espressioni del tipo: Rassegnazione, delusione, crisi di pianto e "Davvero mi stai ancora prendendo per il c***, non hai capito che hai beccato l'ultima persona sulla terra che crede a queste cose?". Quindi, essendo già salito in macchina, mi sono limitato ad un "Non ti ho mai conosciuta e neanche ci tengo a farlo, finiscila di fregare la gente con queste st****te".

Sicuro che il mio consiglio fosse stato recepito, me ne sono andato, dando uno sguardo allo specchietto retrovisore; la maga era già in procinto di attaccare una signora che stava scaricando la spesa in macchina dal proprio carrello. Mah..