12/07/15

181 - In Australia fa sempre caldo

Prima di decidere di venire in Australia, mi interrogavo sui vari Paesi in cui sarei potuto andare, valutando aspetti positivi e negativi di ciascuno ed ottenendo varie "classifiche" definite in base a differenti metodi di giudizio.

Sicuramente, tra i vari aspetti che mi hanno spinto ad affrontare quelle 25-28 ore di aereo e arrivare oltre oceano, il fattore meteorologico ha avuto il suo ruolo.

Tutti, il sottoscritto compreso, si immaginano un Paese baciato dal sole 24/7, persone perennemente in infradito, pantaloni corti e tavola da surf, sempre pronti ad andare in spiaggia e a godersi il bel tempo.

Purtroppo, questo stereotipo deve fare i conti con la dura realta' che i cittadini di Melbourne devono affrontare: freddo, vento e pioggia. Ed e' cosi' che l'idea di andare in spiaggia a Luglio (durante l'inverno australiano) o andarsene in giro arzillamente con pantaloncini corti se ne vanno generosamente a farsi benedire quando il meteo si presenta tale:


08/06/15

180 - Feste nazionali in Australia


Le feste nazioniali in Australia si differenziano di Stato in Stato. Ed e' per questo che, ad esempio, chi vive in Western Australia festeggia il Queen's birthday (il compleanno della Regina) il 28 Settembre, in questo 2015, mentre in Victoria viene festeggiato l'8 Giugno del 2015 (oggi).

Ovviamente, vi sono public holidays (le nostre "feste nazionali", appunto) che sono comuni a tutti, come Natale (25 Dicembre) e l'Anzac Day (25 Aprile).

Una caratteristica particolare, pero', e' rappresentata dal fatto che queste public holidays capitano sempre di Lunedi'. Mi spiego meglio.
Questi pigri australiani (ma furbi), invece di stabilire una data per ogni festa nazionale che rimanga invariata nel corso degli anni, hanno deciso che la generica festa X, verra' celebrata la prima domenica del mese Y. Invece di celebrarla di domenica, pero', la celebrano il giorno successivo, ovvero il Lunedi'! Ed e' per questo che spesso e volentieri si puo' godere di fantastici fine settimana della durata di 3 giorni: Sabato, Domenica e Lunedi'!

Niente male come pensata vero?!

27/05/15

179 - Il mercato immobiliare in Australia


Da qualche mese, per motivi personali, mi sto interessando al mercato immobiliare australiano, in particolare nel campo della compravendita di abitazioni. Non ho avuto modo di osservare da vicino il corrispettivo mercato italiano, nonostante abbia un'idea superficiale di quali siano prezzi e affitti, nonche' dei vari processi utilizzati nella compravendita tra acquirente e venditore.

Qui in Australia, il 99% del mercato viene gestito attraverso gli agenti immobiliari, i quali si occupano di organizzare le ispezioni della casa in vendita, accettare le offerte dai possibili acquirenti e rapportarsi con il venditore per ottenere i documenti/contratti necessari per la vendita.

Nell'ultimo periodo, particolarmente negli ultimi 8-9 mesi, si riscontra un mercato letteralmente impazzito. Se un anno fa era possibile comprare una casa con 2 camere, bagno, cucina e soggiorno e posto auto per 300-350 mila dollari, ora risulta quantomeno impensabile scendere al di sotto di 380-430 mila. Nel caso di vendite all'asta, la situazione ha dell'incredibile: nella maggior parte dei casi si osservano vendite che vanno ben oltre l'attuale valore dell'abitazione, con cifre che superano anche il 50% del prezzo iniziale di vendita (se, ad esempio, una casa viene "pubblicizata" a 300 mila dollari, in sede di asta viene facilmente venduta per 450-500 o addirittura 550 mila dollari!).

Nell'altra parte dei casi, quando la compravendita non avviene attraverso una vendita all'asta, la situazione, nell'immaginario della maggior parte di noi, dovrebbe essere piu' trasparente e facile da gestire. Ma cosi', purtroppo, non e'. Questo perche' i succitati agenti immobiliari sono loschi individui che, pur di ricavare la massima percentuale nella vendita della casa, non badano a scrupoli e se ne fregano del codice d'onore e di una condotta che dovrebbe mirare all'onesta ed alla trasparenza.

Ad aggravare la situazione, la notevole presenza di individui provenienti da altri Paesi (privi di residenza o cittadinanza o che nemmeno vivono in Australia); cio' perche' tali individui arrivano qui in Australia con vagonate di soldi, non si badano le leggi del mercato, e spendono soldi a casaccio pur di ottenere investimenti immobiliari per incrementare ancor di piu' il loro patrimonio.

Ed e' cosi' che si aggiunge a situazioni come il link qui sotto riportato:

22/05/15

178 - Ritorno alle origini

Ok sono arrivato in Australia due anni e mezzo fa e tuttora ci vivo. Ok sono italiano. Ma il grande sogno non si dimentica e non si abbandona mai, tanto da darci il nome ad un blog: gli Stati Uniti.

E fu cosi' che, nella lettura dei miei blogs preferiti, mi sono imbattuto in questa orecchiabilissima canzoncina per bambini con lo scopo di insegnar loro gli Stati che compongono gli Stati Uniti d'America.

Ringraziando Marica che l'ha postata nel suo blog (http://vitaasandiego.blogspot.com.au/), ve la ripresento qui di seguito a link che trovate qui sotto.


Buon divertimento!

21/05/15

177 - Ed il tipico australiano

Da due anni e mezzo mi ritrovo dall'altra parte del mondo, con sogni realizzati, molti altri ancora da realizzare ed una valanga di idee che fioccano nella mia mente giorno dopo giorno e che ricercano con noncuranza una scorciatoia per essere considerati dal mio cervello ed, in qualche modo, attuate.
Inutile dire che, nella maggior parte dei casi, anche il solo decidere di iniziare a dar forma ad idee e passioni risulta difficile per una prolungata di serie di problemi e contrattempi che potrebbero essere individuati dal comun denominatore "tempo".

Casualmente, mi ritrovo a disposizione un computer (il mio) ed una tastiera, nonche' 10 importanti e significativi minuti che mi danno l'ooportunita' di postare quanto segue, cosa che avrei voluto fare secoli fa.

Il tipico australiano.

Sono italiano di nascita, origine, lingua, razza etc..e sono a conoscenza di pregi e difetti dell'italiano medio che, nello stereotipo comune, all'estero, puo' essere descritto come mafioso, basso e tarchiatello, impossibilitato a comunicare in inglese e gesticolatore all'occorrenza, ovvero sempre.


Diciamocelo, non un bel vedere ne' sentire.
Ogni Paese ha la sua cultura, i suoi stereotipi, le sue credenze, ovviamente.

Ma se devo descrivere e dare un'idea che renda perfetta l'immagine del tipico australiano, il compito non risulterebbe difficile.
Lo so cosa pensate, ma la risposta e' NO. Il tipico australiano non assomiglia a Cocodrile Dundee, anche se l'idea e' affascinante.

E so ancora cosa state pensando e la risposta e' ancora NO, il tipico australiano non guida un canguro per le strade d'Australia (e di Sydney nella fattispecie).

Niente di tutto cio', sfortunatamente.

Immaginatevi, quindi, una delle macchine piu' obbrobriose che possiate pensare, nonche' inutili. Fatto? Bene. Assomiglia a questa di seguito?

Benissimo. Ora immaginate che la suddetta macchina risulta super taroccata e modificata al punto che, quando vi sfreccia a duemilamilionidichilometrialsecondo poco distante al vostro apparato uditivo, il rumore che riuscite a distringuere e' pari a quello di uno space shuttle in procinto di partire per una nuova missione nello spazio. Al tutto si aggiunge una musica di un non del tutto identificato genere musicale che va sotto il nome di "cool", "ganzo"o "figominchia" che all'orecchio di un comune umano suona come lo sbattere di pentole e coperchi su un muro di lamiera. Ovviamente il tutto sparato a diecimilamilioni di decibel, a braccetto con il rumore della macchina.

Nel caso in cui siate fortunati, potreste anche trovarvi di fronte il presunto pilota di tale meraviglia, che va sotto il nome, appunto, di "australiano medio".
Ed eccoci qua, al punto cruciale del post.

L'australiano medio e' caratterizzato da una statura altissima, compresa tra 1.80 m e 3.50 m. Passa la maggior parte del tempo a modificare la sua macchina ma, nei momenti di relax, se ne va in palestra ad alzare tonnellate di chili che gli forniscono pettorali e braccia che potrebbero ucciderti solo guardandoti. Nella maggior parte dei casi, pero', diciamo pure nel 100% dei casi, l'energumeno in questione si dimentica di lavorare anche sulle gambe che risultano essere snelle e fragili come quelle di un fenicottero.

Indossa un bellissimo cappellino con frontino rigorosamene rigido e dritto e, solitamente, all'indietro.
Un fantastico paio di occhiali da sole di colore giallo, verde, viola o azzurro (i colori devono categoricamente essere foscoforescenti) coprono le sue occhiaie perenni. Da notare che gli occhiali DEVONO essere indossati qualsiasi siano le condizioni atmosferiche.

Non neceserriamente dotato di piercing, l'australiano medio ama indossare un paio di jeans o pantaloni della tuta portati 4 o 5 metri al di sotto della vita.

Una maglietta/t-shirt di 14 taglie piu' grandi o 14 taglie piu' piccole (non esistono via di mezzo), lo copre, rispettivamente, dal collo ai piedi o dal collo ai capezzoli, mettendo in mostra, in quest'ultimo caso, uno sgagiante paio di mutande di colore associato a quello degli occhiali.

Infine, al completare il vestiario, un bellissimo paio di infradito (di marca e colori a piacimento) da indossare, obbligatoriamente, in ogni tipo di stagione.

30/03/15

176 - ...E l'ottimismo

Dopo il precedente post a carattere filosofico, sono ritornato in me. Credo ancora che il fenomeno Botta di Culo (la maiuscola e' d'obbligo) abbia il suo valore nella vita di tutti noi, ma sono sicuro che l'attitudine con cui viviamo sia molto piu' importante.
Il come ci svegliamo, come ci comportiamo con gli altri, come reagiamo a quello che la vita ogni giorno ha da offrirci; questo e' cio' che ci caratterizza e che ci fa vivere una sana e tranquilla esistenza o una invidiosa e perenne insoddisfazione.

E allora affrontiamo il futuro con fiducia ed ottimismo, non guardando a quello ai successi o alle disgrazie degli altri, a quello che abbiamo fatto nel nostro passato; concentriamoci sull'oggi e viviamolo con ottimismo.

Nessun fatto è così importante quanto il nostro atteggiamento verso di esso, poichè è proprio questo che determina il nostro successo o fallimento.
Robert Kiyosaki

175 - E La fortuna

Alle volte certe riflessioni ti attraversano il cervello che tu lo voglia o meno. Puoi essere la persona piu' positiva di questo mondo, puoi "saltare i fossi per lungo" (cit. la nonna), hai la capacita' e le potenzialita' di rialzarti dopo ogni caduta, piu' forte di prima; anche se ti identifichi in questa persona, prima o poi, avrai anche tu il tuo momento "crisi/riflessione/speriamo di avere una botta di culo".

Negli ultimi 3 mesi queste riflessioni e pensieri hanno passato la mia mente piu' di una volta durante lo stesso giorno ed in piu' giorni. Non sono stato particolarmente fortunato nell'ultimo periodo, anzi, direi che sono stato parecchio sfigato e tutta questa sfiga non me la sono meritata affatto (Notare Bene: ci tengo a leggere quanto segue con le dovute proporzioni; il mio vuole essere un post dove racconto cio' che mi e' accaduto nell'ultimo periodo con tono scherzoso; i problemi seri, le situazioni veramente da tenere in considerazione sono altre, ben lontane e piu' importanti della mia).

Sono passato da un inizio gennaio estremamente felice ed invidiabile (sole, estate, oceano, la mia famiglia in Australia, applicazione per il visto e fine di tre mesi in immersione totale in carte e scartoffie) ad un febbraio-marzo da panico. Prima c'e' stato l'enorme problema visto di per se', e poi le diverse conseguenze che esso ha portato, tra le tutte l'impossibilita' di lavorare.

Ora, dico io; ho conosciuto persone nel mio vagare per l'Australia che il Sistema l'hanno fregato molte volte e nei modo piu' assurdi e disparati. Il risultato che hanno ottenuto? Che domande, visto approvato ed in pochissimo tempo, senza problemi!!

Il disgraziato del sottoscritto fa tutto bene, paga le sue tasse, le sue multe accumulate durante i suoi viaggetti in macchina, assume un migration agent per fare l'applicazione del visto ("Cosi siamo sicuri che non sbagliamo niente" cit.) ed il risultato qual e'?? Il sottoscritto paga a causa di un errore del pirlone dell'agente e si ritrova senza soldi e senza lavoro!!

Fortunatamente, dopo altri soldi, tempo ed imprecazioni, il problema e' stato parzialmente risolto ed il mondo del lavoro si e' di nuovo aperto al sottoscritto ingegnere. Che, naturalmente, fornito di laurea, esperienza ed un inglese invidiabile (lo dicono test di inglese ed interlocutori vari) non trova una cippa di lavoro nel suo campo. Parallelamente, amici del menzionato ingegnere, laurea ma 0 esperienza ed inglese discutibile, trovano lavoro subito, in poco tempo e senza nemmeno mandare piu di 10 curricula!!

Conclusione del piccolo tema: ognuno ha quel che si merita? destino? alle volte (parecchie) ci vorrei tanto credere, ma sto valutando l'idea che questo mondo e' sempre piu' governato dal fenomeno della BOTTA DI CULO che, per confermate ricerche statistiche ed analisi matematiche, riguarda, nella maggior parte dei casi, persone che non se la meritano neanche lontanamente!

27/03/15

174 - Il Re Leone



Per chi non lo avesse visto, consiglio vivamente di procurarselo nel piu' breve tempo possibile e di guardarselo tutto. Sto parlando del "Il Re Leone", il cartone animato della Disney che ha come protagonista Simba. 
Fatto? Bene

Ora andata a prenotare un posto al teatro e andate a guardarvi "The Lion King", la rappresentazione teatrale (musical) del cartone animato sopra citato.
Non ve ne pentirete assolutamente. Uno degli spettacoli piu' belli che abbia mai visto, superlativo, coinvolgente, elettrizante. Vi lascera' a bocca aperta.

25/03/15

173 - La luce in fondo al tunnel


Finalmente, dopo tante maledizioni lanciate ai quattro cieli, dopo periodi di depressione, sconforto, impossibilita' di fare qualsiasi cosa se non aspettare notizie, nel bene e nel male, la situazione si e' mossa.
E considerando come si erano messe le cose, non c'e' che da sorridere e sperare che da qui in avanti le sconfortanti ed allucinanti notizie siano finite, lasciando spazio solo a quelle buone.
Siamo ritornati sul percorso intrapreso qualche mese fa. Posso finalmente vedere una piccolissima, lontanissima, quasi impercettibile luce alla fine del tunnel. Ma qualcosa e' presente, non sto sognando, e' realta'.

Back on the track!

23/02/15

172 - Differenti visioni


Qualche giorno fa mi trovo ad avere una discussione articolata con una persona X in riguardo a come affrontare la propria vita e valutare le scelte che dobbiamo prendere durante il nostro percorso. 
Abbiamo tentato di definire, indirettamente, il concetto di destino e di come esso possa o meno essere influenzato dalle decisioni che prendiamo durante la nostra vita. 

Sintetizzo i due concetti qui di seguito.

Secondo la visione di X, gli episodi che accadono durante il nostro percorso di vita sono gia' stati definiti precedentemente da qualcun'altro, un'entita' superiore, senza aver avuto possibilita' che noi intervenissimo. Si tratta del concetto di Destino, ove tutto e' gia' scritto, tutto e' gia' deciso e qualsiasi cosa facciamo non cambiera' il corso degli eventi. Parallelamente, possiamo rendere la nostra esistenza piu' o meno complicata o felice in base a come affrontiamo gli stimoli e gli avvenimenti che il nostro destino ci propone.

La mia visione, pur rispettando quella di X, e' parecchio diversa e si basa sul concetto di "Io ho la vita che ho deciso di costruirmi". Questa concezione, a differenza di quella espressa in precedenza da X, non presuppone l'esistenza di un Destino ne' tantomento di scelte pre-effettuate da altri; bensi', prevede che io sottoscritto, in base al mio essere, le mie idee, le mie conoscenze scelga quel che ritengo essere piu' giusto e adeguato per la mia persona e costruisco la mia vita, basandola sulle mie personali decisioni.
Purtroppo, o fortunatamente, queste scelte vengono modificate, in meglio o in peggio, dalla presenza o dall'intervento di altre persone e da un contributo di fortuna/sfortuna puramente casuale.
Ne deriva che la definizione precedente data dovrebbe essere modificata nella seguente ""Io ho la vita che ho deciso di costruirmi, anche se l'intervento di altri e random botte di culo/sfiga la modificano periodicamente".

14/02/15

171 - Le strade del visto

Ritorno dopo parecchio tempo a scrivere su questo blog. Innumerevoli eventi hanno caratterizato gli ultimi mesi della mia vita Australiana e sono stato parecchio occupato a cercare di risolvere problemi e situazioni imbarazzanti create da persone terze che si definiscono "professionisti del settore" ma che di professionale hanno solamente la botta di culo che gli ha permesso di guadagnarsi il posto in quella Compagnia piuttosto che in un'altra.
Ma andiamo con ordine.
 
Ho trascorso il mio primo Natale in Australia ed e' stato strano. Parecchio strano. Alberi di natale e decorazioni natalizie sono saltate fuori all'improvviso a partire dagli inizi di novembre e la situazione che si presentava sotto I miei occhi non era normale: faceva troppo caldo. Troppe persone in maniche corte, pantaloncini corti, ciabatte, occhiali da sole. No, qualcosa non andava.
Fortunatamente la mia famiglia era qui, per la prima volta hanno affrontato un viaggio infinito per venirmi a trovare ed ho passato tre settimane eccezionali, una vera rimpatriata, tutta in famiglia.
 
Nel frattempo stavo concludendo la preparazione dei documenti per ottenere un tanto sudato e sospirato Partner Visa. Un visto che mi permettesse di rimanere in Australia come Permanent Resident.
 
In precedenza, le ho provate tutte. Sono passato attraverso I documenti necessari per applicare uno Skilled Visa, ovvero un visto basato sulla mia laurea e la mia esperienza lavorativa come ingegnere. Sfortunatamente, il sopra citato visto e' basato su un punteggio che si deve raggiungere (una sorta di "soglia") prima di poter applicare per il visto stesso. Per questo motive, ho dovuto dare il famigerato esame IELTS, da tutti temuto. E sono stato, mio malgrado, una delle innumerevoli vittime in quanto, pur avendo ottenuto punteggi egregi, ben al di la' delle mie aspettative, sono incappato in un "mezzo punto" mancante che ha complicate la strada per lo skilled Visa.
 
Ho puntato di conseguenza sullo sponsor (visto 457) poiche' l'azienda per cui lavoravo mi aveva promesso che non mi avrebbero lasciato andare per nessuno motive; erano troppo contenti del mio operato, mi riempivano di elogi e continuavano ad affermare che era incredibile come avessi imparato il mestiere in poche settimane passando attraverso diverse "promozioni".
Quando e' arrivato il momento di parlare di soldi, purtroppo, tutti gli elogi, le belle parole e gli attestati di ammirazioni sono finiti diritti dentro Il cesso senza passare per il via, con una sonora tirata di sciaquone.
 
L'ultima alternative rimasta, quindi, era quella di applicare per un Partner Visa, con la mia ragazza, australiana di nascita, di famiglia ma non di nome. Nella speranza di affrontare il tremendo percorso per il visto (caratterizzato da documenti, passaporti, police check etc) offerto dall'immigrazione Australiana, ci siamo rivolti ad un Migration Agent che avrebbe dovuto lavorare professionalmente e linearmente ottenendo le informazioni richieste per ottenere I moduli e spedire il tutto entro le date previste.
 
Ecco, io sono ancora qui in Australia, i documenti per il visto sono stati consegnati, ed io sono ancora in attesa di un future che e' dipinto con il colore della drammatica incertezza.

02/02/15

170 - Il ritorno

Un breve e concise post per dire che sono ancora vivo, ancora in Australia e con un sacco di novita' che aspettano solamente di essere gridate al mondo intero!