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01/06/13

120 - Long weekend

Ed è arrivato l'Australian Day. Di nuovo. Già festeggiato il 26 gennaio, a sole due settimane dal mio arrivo overseas, la festa si ripresenta, ma, in questo caso, interessa solamente il Western Australia. Precisamente, il 2 giugno, ovvero domani. Per qualche interessante scelta governativa, tutte le feste nazionali o seminazionali che si verificano durante il weekend vengono spostate al primo giorno infrasettimanale disponibile, lunedì in questo caso. Da qui il titolo del post.
Negli ultimi 20 giorni, ovvero dalla data di pubblicazione dell'ultimo post, parecchie cose sono accadute, spaziando dal punto di vista lavorativo a quello della semplice vita quotidiana, dalla vita sportiva ai piani per il futuro.
 
In ambito sportivo, ho ripreso la mia "attività agonistica", prendendo parte ad una corsa di beneficenza la scorsa settimana, l'HBF Running for a reason. Si tratta di una gara podistica di 12 o 4 km che si verifica ogni anno e che è principalmente improntata alla raccolta di fondi per finanziare programmi di ricerca in ambito medico (Leucemia, Cancro etc..); quest'anno erano presenti quasi 30.000 persone, ovvero un fiume di gente che correva, camminava e si divertiva, lungo il tracciato previsto dall'organizzazione, con lo scopo comune di essere presente e partecipare attivamente alla raccolta di fondi per gli obiettivi suddetti.
 
 
Inoltre, mi sono definitivamente deciso e mi sono iscritto alla maratona di Perth del 16 giugno, quindi tra due settimane verificherò le mie capacità atletiche anche oltreoceano!
 
Cambiando argomento, sto delineando i piani per il futuro che, per il momento, si prospettano essere lontano da Perth, almeno per qualche mese. Come avevo già accennato in un precedente post riguardante Melbourne, la capitale del Western Australia è bellissima, è una città a misura d'uomo ed è vivibilissima, ma al momento sento il bisogno di cambiare e di avere qualcosa di più che qui non riesco a trovare, semplicemente perché non è presente. Perciò sto programmando i prossimi mesi, che si preannunciano essere non facili e lontano dalla cerchia di amici che mi ero costruito qui; ma le difficoltà sono fatte per essere affrontate e quindi, timone a dritta e affrontiamole, senza paura e convinti che anche questa volta con sforzi e sacrifici è possibile farcela.
 
Dal punto di vista lavorativo, ultimamente sono accadute parecchie cose, che mi hanno permesso di affrontare e capire maggiormente alcune persone, soprattutto sotto alcuni aspetti che possono essere raccolti nel concetto di "fattori umani"; alle volte ti sorprendi di quanto la vita possa essere difficile e complicata o lineare ed ordinaria semplicemente cambiando la prospettiva con cui la si vede. E così ti ritrovi ad affrontare situazioni che mai avresti pensato di affrontare; di parlare con tutta la sincerità possibile di temi piuttosto delicati, che non ti riguardano e che non si sono mai presentati nella tua vita solamente perché hai la fortuna di avere un passato ed un presente felice, circondato da persone che ti hanno permesso di renderlo tale. Ma la cosa non sembra essere poi così comune, a dispetto delle apparenze, e così ti accorgi di quanto la sfortuna (anche se parlare di sfortuna non è il termine appropriato da utilizzare) abbia giocato un ruolo fondamentale nella vita di alcune persone. Sono rimasto piuttosto generico sull'argomento, ma spero di aver reso comprensibile il concetto di base: ciò che sei adesso, la persona che sei diventata ora, il tuo carattere, il modo di affrontare la vita di tutti i giorni sono frutto del tuo percorso e del passato che hai vissuto. Le condizioni iniziali continuano ad influenzare i tuoi comportamenti ed il tuo modo di approcciare e di parlare con le persone (sotto certi punti di vista potrebbe ricordare la teoria del caos).
 
A conclusione di questo post devo, ahimè, affermare che il freddo è arrivato pure qua. Certo, durante il giorno si possono vantare ancora 15-20 gradi, ma al mattino e alla sera siamo a scesi a temperature comprese tra 2 e 7 gradi quindi...con il mio giubbottino primaverile si rischia il gelo!
Ovviamente, niente a che vedere con la pioggia che da mesi sta imperversando in Italia ahah!

18/12/12

91 - Santa Klaus Half Marathon

Quale mezza maratona per chiudere l'anno podistico 2012 nel migliore dei modi, se non la Santa Klaus Half Marathon?? La scorsa domenica (16.12.2012) ho avuto il piacere di correre i 21.052 km (per l'esattezza erano 20.25, il percorso era stato modificato causa neve) in Belluno city.

Premessa: devo ricordarmi che, in generale, nel fine settimana che precede una gara, e maggiormente quando le distanze iniziano a diventare importanti, è bene evitare qualsivoglia genere di feste, ritrovo tra amici etc che possano comportare la presenza di alcol, cibo a volontà, ore di sonno in numero assai ridotto.

Immagine tratta dal sito ufficiale della Santa Klaus Half Marathon
Detto ciò, la corsa era molto bella e suggestiva; correre con un paesaggio innevato e scorgere l'orizzonte circondato da un manto di neve, vedere i caminetti delle case far scivolare verso l'alto quell'alito di fumo che fa presagire la presenza di persone all'interno delle mure domestiche, il riflesso della neve che sembra rendere tutto più brillante intorno a te, nonostante il cielo nuvoloso. Queste sono solo alcune delle sensazioni che ho potuto apprezzare (dal 10° km in poi perchè prima ho avuto qualche difficoltà, vedi premessa!) domenica.

Ciò che rendeva tutto così natalizio era l'abbigliamento dei partecipanti. Coloro i quali correvano la 6 o la 12 km avevano un vero e proprio kit di Babbo Natale con in dotazione cappello, mantella, barba, pantaloni e giacca. Chi, invece, come il sottoscritto, correva la mezza maratona aveva maglia tecnica e cappello. Il colpo d'occhio alla partenza ma anche la durante la gara era straordinario data la presenza di 1200 iscritti alla vigilia della manifestazione.

Una gara veramente ben organizzata che si è conclusa nel migliore dei modi, ovvero con una sublime doccia calda. E non è cosa da poco, poichè, nella maggior parte dei casi, quando si corrono gare su lughe distanze le docce a disposizione sono tiepide se non addirittura fredde (leggi Venice Marathon!).

In definitiva, una gran giornata podistica, l'ultima del 2012 e, per il momento l'ultima in Italia. Prossimo obiettivo: maratona di Perth.

30/10/12

79 - Venice Marathon 2012

Ed eccoci qua, il giorno dopo. Ebbene si sono sopravvissuto ed ho finito la mia PRIMA maratona. Una soddisfazione incredibile ed indescrivibile, forse solo chi l'ha provato può capire come mi sono sentito dopo il traguardo. Certo, una faticaccia assurda che però è stata degnamente ripagata quando ho visto lo striscione dell'arrivo, là in fondo e mi sono detto "E' tutto tuo, goditelo perchè te lo sei meritato, hai corso per 42 km accidenti (e 195 metri)!!".
 
Opera a cura della maratoneta Francesca Crivellaro
E così ho fatto. Nonostante tutto quello che io ed i miei "colleghi" abbiamo passato. Si perchè ieri correre è stato un compito proibitivo. Pioggia e, soprattutto, vento non ci hanno dato tregua per un attimo; il percorso sembrava studiato in modo tale che il vento ci soffiasse sempre contro, dal primo all'ultimo chilometro. E poi è arrivato lui: il ponte della Libertà, ovvero il ponte che collega Venezia alla terraferma nonchè sinonimo di 3850 metri di pura, onesta e dolorosa sofferenza. Non ho ancora controllato i dati meteo, ma girava voce che le raffiche di vento si aggirassero intorno ai 70-80 km/h, il che vuol dire che potevi correre quanto volevi, ma con 30-32 km già sulle gambe risultava molto difficile vincere la forza della Bora.
 
Sono stati 15-20 minuti di vero panico che, personalmente, ma credo che anche per tanti altri valga la stessa cosa, mi ha tagliato letteralmente le gambe. I primi 30 km avevo corso con un bel ritmo e mi sentivo bene, "ne avevo ancora". Ma dopo il ponte...beh solo l'inerzia mi ha permesso di raggiungere il traguardo con l'onestissimo tempo di 4 h 01' e 52'' (per la cronaca il vincitore è arrivato in 2h e 17').

Ma insomma alla fine sono arrivato, nonostante tutto. E adesso mi godo la mia soddisfazione pe avercela fatta, per aver terminato la mia prima maratona!!

25/10/12

76 - La prima volta

Mancano ormai pochissimi giorni alla mia prima maratona. Inizia a salire un po' di tensione e a sorgermi i primi dubbi: ce la farò?Arriverò stremato?Soprattutto, arriverò?!?

Mah nell'attesa di scoprirlo ecco una mappa riassuntiva del percorso con i vari punti ristoro e/o spugnaggio nonchè le zone in cui si posizioneranno i fotografi per immortolare i miei momenti di fatica.


Per tutti i miei fan (non siate timidi, mi raccomando)!!

23/10/12

74 - Correndo idoneamente

Mi sto avviando alla via del professionismo runnistico. Non si tratta di tempistica o di stile di corsa, ma solamente degli strumenti ginnici che fanno parte della vita di ogni sportivo, nel mio caso parliamo di scarpe ed orologio.
 
Nella fattispecie, nuove e fiammanti scarpe hanno subito fatto la loro presentazione sulle strade della provincia di Pordenone e mirano, nel breve termine, ad intrattenere per quanti più km possibile la platea di Venezia il prossimo 28 ottobre (tutti sintonizzati su La7, ne vale la pena) e, con obiettivi ben più di largo raggio, intendono strabiliare il pubblico di Perth e di tutta l'Australia per il tutto prossimo 2013 ed oltre.
 
Per non sobbarcare di troppe responsabilità le due nuove scarpette, ho deciso di improvvisarmi nell'acquisto di un orologio che proprio orologio non è. O meglio, lo è, ma la sua funzione fondamentale è quella di cronometare le mie fatiche ed il mulinare delle mie gambe nonchè quello di misurare distanze, dislivelli e calorie bruciate durante le mie corse quotidiane (settimanali, meglio). Insomma: mi sono comprato un Garmin!
 
Ed ecco in tutta la loro magnificenza, i nuovi attrezzi professionistici che mi accompagneranno nei prossimi mesi.
 
(Applausi)
 


 
(Ancora applausi)