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07/01/13

97 - Health insurance e Patente internazionale

Questa mattina ho avuto 3 stupende ore a disposizione per un impatto diretto con la burocrazia italiana. Beh è stato veramente avvincente vedere quante incazzature è possibile prendere in così poco tempo e con così tante persone!!
 
Capitolo assicurazione sanitaria: avevo portato le carte a metà dicembre (ovvero quasi un mese fa) assicurandomi che fosse tutto pronto il prima possibile. La risposta fu: "Non c'è problema, al massimo per i primi di gennaio è tutto pronto, e comunque ti chiamiamo noi". Bene. Dopo vari solleciti e nessun riscontro questa mattina mi sono avviato con sguardo assonnato ed incazzoso verso l'Asl del mio paese, farmi un'ora di coda e scoprire che tutto era pronto ma si erano dimenticati di chiamarmi!! "Vabbè, passiamoci sopra", penso e con il fare più gentile di cui disponevo ho chiesto informazioni riguardo alle voci che l'assicurazione copriva (anche se mi ero già informato in internet) e alla possibilità di portare medicinali con/senza ricetta medica.
Morale: nessuno sapeva niente. Ma sono entrato all'Asl oppure questo è un panificio?!!Mah, ringrazio sentitamente e mi accingo ad andare in motorizzazione per la patente internazionale.

Capitolo patente internazionale: mi ero già informato prima di Natale presso l'autoscuola (ad ulteriore dimostrazione del fatto che anche in questo caso il sottoscritto si era preso per tempo) e mi era stato detto di tornare il 7 gennaio con determinati documenti e carte e la patente sarebbe stata pronta nel giro di due giorni. Benissimo. Scopro che in motorizzazione tutto il procedimento costa la metà, quindi il prode e futuro australiano (sempre il sottoscritto) entra sicuro di sbrigare le pratiche in pochissimo tempo. Sorpresa! Mancano, oltre ai documenti che mi erano stati indicati dall'autoscuola, alcune fotocopie, marca da bollo e il pagamento di un bollettino postale. Sono le 11.20 e la motorizzazione chiude alle 12.00. Convinto di potercela fare, e non sapendo da dove mi arrivava tutta questa convinzione, inforco le chiavi della macchina e sparo la mia macchina verso il centro cittadino.
Entro in un edicola e la fotocopiatrice è rotta, però hanno la marca da bollo. Entro in un'altra edicola e non hanno marche da bollo ma la fotocopiatrice va. Riprendo la macchina e mi dirigo all'ufficio postale più vicino. Entro che sono le 11.35 quindi ho ben 25 minuti per pagare uno stupidissimo bollettino postale (già compilato) e ritornare in motorizzazione.
Si bravo, però non avevo fatto i conti con 12 (leggi DODICI) persone davanti, tutte con età superiore ai 75 anni ed un'unica impiegata (leggi UNO). Si aggiunga al tutto che ogni amabile persona conosceva l'impiegata con cui scambiava i canonici 5 minuti di "come va?come sta tizio e caio?passato bene il Natale?". Morale, esco dalla posta alle 12.10, torno in motorizzazione che è tutto chiuso. Benissimo, dovrò tornare domani, nella speranza che non sia troppo tardi.

Grazie burocrazia italiana. Non mi mancherai.

04/10/12

69 - Viva la puntualità

Ma è mai possibile che quando una persona dice una cosa non è mai quella? E' possibile che ti dicano "Hai bisogno di un preventivo?Domani o al massimo dopodomani è sulla tua scrivania!!" e passano 2 settimane, quasi 3 senza aver notizie. Chiami l'interessato ed ha il cellulare spento, mandi una mail e non risponde.
Il prodotto lo vendi te, io sono l'acquirente, quindi se poi perdi un cliente non lamentarti!

Piccolo sfogo quotidiano.

09/08/12

55 - Things to do first

Whitehaven beach nella cost est dell'Australia, considerata la spiaggia "più bianca" al mondo
 In questi giorni sto intensificando le varie ricerche per non arrivare in suolo australiano poco o per niente preparato relativamente a vari aspetti che qui da noi diamo per scontati, vedi ad esempio assicurazione medica, sim telefoniche etc..
Nel sito del governo australiano vi è un chiaro elenco delle cose da fare preliminarmente e che saranno utili per il quieto vivere in Australia.

Ecco qui un elenco con veloce spiegazione in merito:

1) TFN: è il Tax File Number, diciamo che può essere più o meno paragonato al nostro codice fiscale; è utile, per non dire indispensabile, per ricevere la busta paga dal proprio datore di lavoro, eventuali soldi dal governo (con il Tax back). Si può ottenere via telefono, direttamente in Australia in uno degli appositi uffici oppure via internet.

2) Assicurazione medica: assolutamente da fare in modo da consentire l'eventuale ricovero in ospedale, acquistare medicine etc..E' necessario rivolgersi all'ufficio preposto subito dopo l'arrivo in Australia con il proprio passaporto/documenti di viaggio.

3) Aprire un conto bancario: permette al proprio datore di lavoro o a chi ci deve denaro di accreditare direttamente sul un conto bancario dedicato.

4) Registrazione al Centerlink: è un servizio offerto che può aiutare a trovare lavoro, accedere a determinati corsi etc.. (al momento non sono molto informato a riguardo ma mi riprometto di creare un post appena ne saprò di più).

I primi tre punti, per quanto mi riguarda, sono gli unici indispensabili. Ve ne sono poi molti altri consigliati nello stesso sito del governo che potrebbero aiutare ad una più facile e veloce integrazione nella società australiana tra cui:

5) Iscriversi ad un corso d'inglese: sicuramente è un aspetto significativo, soprattutto per chi arriva con un livello minimo (o nullo) d'inglese (in questo caso farei rientrare questo punto all'interno delle cose ASSOLUTAMENTE da fare una volta arrivati). Anche per chi ha un livello d'inglese buono, però, un corso d'inglese, secondo me, potrebbe aiutare a fare nuove conoscenze e a recepire meglio una serie di slang australiani che altrimenti non sarebbero di facile comprensione.

6)Patente di guida: per quanto mi riguarda non è un aspetto primario; certo potrebbe essere molto utile per coloro che cercano/trovano lavoro nelle farm in quanto danno una disponibilità di spostamento più o meno illimitata in relazione anche alla distanza delle aziende agricole dai centri città.

07/08/12

53 - Il Working Holiday Visa

Come accennavo nell'ultimo post, entrare in Australia e rimanerci per un determinato periodo, con un obiettivo diverso dall'essere il semplice turista che si gode la vacanza, non è poi così complicato, o almeno non lo è quanto il tentare di entrare negli Stati Uniti.

Premetto subito che quanto andrò a scrivere è frutto solamente della mia (piccola) esperienza e di quanto trovato navigando in internet e chiedendo informazioni a qualche persona che ne sa più di me a riguardo. Elencare tutti i tipi di visto è compito improbo e praticamente impossibile, quindi mi limiterò a citare quelli che secondo me sono i più importanti:

- STUDENT VISA: permette di rimanere in territorio australiano per tutta la durata del corso di studi scelto; è possibile anche lavorare ma con alcune limitazioni (20 ore a settimana al massimo). E' il visto che viene scelto per chi va in Australia per studiare oppure per chi ha già usufruito di uno o due Working Holiday Visa

- TOURIST VISA: dal nome, è il visto per il turista, ovvero per chi intende entrare in Australia per vacanza, per visitare amici o parenti. Non è possibile lavorare (o meglio, è possibile, ma "a nero", con tutte le conseguenze del caso), è possibile studiare ma solo entro i termini di durata del visto (ovvero 3 mesi).

- WORKING HOLIDAY VISA: può essere utilizzato da chi è compreso nella fascia d'età 18-30 anni, si può ottenere direttamente online oppure compilando una serie di dati in forma cartacea (assai consigliato il primo metodo in quanto i tempi burocratici si accorciano drammaticamente) ed ha una validità di 12 mesi. Ovvero, dal momento in cui si riceve la mail di accettazione del visto WHV, si ha 12 mesi di tempo per entrare in territorio australiano e, nel momento in cui si poggia effettivamente la suola della nostra scarpa in Australia, si hanno a disposizione 12 mesi per rimanere.

Alla fine dei 12 mesi le possibilità principali che ci si presentano sono 3:
     1) Richiedere un secondo WHV (ma in questo caso, durante il primo WHV, si deve lavorare per almeno 88 giorni in una farm) della durata di altri 12 mesi
      2) Avere la botta di culo di trovare un'azienda o un datore di lavoro che ci sponsorizza e che ci permette di prolungare la nostra permanenza con i canguri
       3) Fare ritorno a casa

Durante il WHV è possibile fare qualsiasi tipo di lavoro, con la limitazione, però, di non poter lavorare sotto lo stesso padrone per più di 6 mesi. E' possibile anche studiare, per un periodo massimo di 4 mesi.

Oltre a questi 3 tipi di visto, come detto in precedenza, ve ne sono molti altri; in un'apposita sezione del sito del governo australiano viene data la possibilità di ottenere qual è il visto che più si addice alle nostre necessità.

Detto ciò, mi sembra di aver completato la splendida e veloce carrellata a riguardo del "problema visto per l'Australia" e di aver fatto un po' di luce sul Working Holiday Visa che mi permetterà, nel prossimo futuro, di vivere fianco a fianco con gli amici canguri.