25/03/12

Las Vegas

Nuova tappa del mio viaggio in Usa 2011: Las Vegas. Il terzo giorno della nostra holiday è iniziato con un'ultima visita in San Francisco con un po' di shopping per le vie del centro, soprattutto lungo Grant Avenue e nei pressi di Union Square.

Nel primo pomeriggio con la Bart (Bay Area Rapid Transit http://www.bart.gov/) siamo ritornati in aereoporto dove ci attendeva alle 6 il volo diretto a Las Vegas!
Dopo averci fatto accomodare in un aereo minuscolo, dalle sembianze di un aliante più che di un aereo vero e proprio, ci hanno annunciato che vi erano problemi al motore dell'aereo...panico!!
Ci hanno fatto scendere e dopo un'attesa di circa un'ora siamo saliti su un altro aereo, di ben altra stazza(!) che ci ha portati a destinazione.

La vista dal cielo di LAX ti lascia strabigliato. Una miriade colori, hotel, insegne, è un festival di luci quello che si nota, circondato dal niente. Intorno vi è solo il deserto ed il buio.
Dopo aver preso la nostra supermacchina (una banalissima e piccolissima Mazda 2 che però ci ha permesso di percorrere circa 1200 km senza affanni)  e aver superato le vicissitudini legate al cambio automatico, ci siamo diretti allo Stratosphere, il nostro hotel. Per intendersi, quello che si vede sempre in CSI (Grissom rules!).

Con una piacevole e faticosissima passeggiata abbiamo iniziato la nostra fugace visita a Las Vegas ammirando gli hotel che si innalzavano lungo la Strip. Ripeto: il festival delle luci, suoni, dello spreco e della ricchezza. Che però ti lascia senza parole, a bocca aperta. Non si può non rimanere colpiti da tale vista, tutto sembra così irreale, un sogno, veramente il Paese dei balocchi.
E' incredibile vedere una riproduzione così fedele della "mia" Venezia, delle sue gondole e del campanile di San Marco; è fantastico vedere i grattacieli di New York uniti tra loro a formare l'hotel NewYork NewYork; ed è favoloso vedere il Bellagio nella sua magnificenza, nella sua bellezza e grandiosità.
Si, mi sento molto poetico, ma Las Vegas fa questo effetto, dà queste sensazioni. E le foto che riporto non rendono giustizia a quello che gli occhi hanno potuto vedere.
A comol



Stanchi e lontani dallo Stratosphere, abbiamo richiesto l'aiuto di un simpatico taxista che ci ha riportati in hotel. Dal momento che ci siamo ricordati che non avevamo neanche cenato, abbiamo scoperto che vi era un locale tipico anni '70 all'interno del nostro stesso hotel e abbiamo approfittato per una cena a base di wurstel giganti, senape e patatine fritte prima di ritirarci in camera.


Il giorno successivo, o meglio, dopo circa 5 ore dovevamo svegliarci perchè era già ora di lasciare Las Vegas: iniziava il tour dei parchi!!

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