02/08/12

52 - A come Australia

A discapito del titolo del blog, che manifesta il mio desiderio e la mia volontà di trasferire la mia vita negli Stati Uniti, ho preso negli ultimi giorni una decisione drastica, che mi porterà dall'altra parte dell'emisfero, in quello boreale e, di fatto, dall'altra parte del mondo: me ne vado in Australia.

Mettiamo le cose in chiaro: la voglia di America è sempre presente, inscalfibile al primo posto, per usare il gergo che in questi giorni sentiamo spesso (vedi Olimpiadi), l'America era, è e rimane la mia medaglia d'oro da conquistare. Il punto è che ho sempre avuto l'idea di testare me stesso e le mie capacità al di fuori dal contesto Italia, ma vuoi per una cosa o per un'altra o per la mancanza di coraggio a compiere il salto, me ne sono rimasto sempre nel Belpaese, circondato da sicurezze e dalla familiarità dell'ambiente.

Ad un certo punto, però, un insieme di circostanze ha fatto scattare in me la scintilla, mi sono acceso ed ho iniziato a ragionare sulle svariate possibilità di "cambiar aria". L'input mi è stato dato leggendo un blog di un un giovane napoletano che ha deciso di trasferirsi da Milano alle Hawaii (anche se adesso ha fatto ritono). Anche grazie a lui, che ringrazio qui pubblicamente, ho preso definitivamente la decisione, ponderata dopo mesi e mesi di titubanza.

Perchè l'Australia? Beh la risposta appare abbastanza scontata, ma vedo comunque di evidenziare alcuni aspetti fondamentali che mi hanno fatto ricadere su questa scelta (l'elenco è puramente casuale, in base all'ordine in cui i pensieri affluiscono alla mente!)

- la relativa facilità (e velocità) con cui è possibile ottenere un visto WHV (Working Holiday Visa) che permette di rimanere nella terra dei canguri per un anno, con alcune limitazioni che vengono chiaramente esposte nel sito del governo australiano (tutto ciò va a scontarsi sulle difficoltà di ottenere un visto per l'America)

- la situazione economico-politico dell'Italia e la relativa situazione in Australia che, non sarà il paese dei balocchi, ma di sicuro offre più opportunità di quante se ne possano trovare qui

- l'inglese: il mio livello è buono, ma da qui a dire che mi so destreggiare con noncuranza in ogni situazione ed in ogni tipo di argomento ce ne passa; quindi questa esperienza sarà l'occasione per dare una sterzata al mio inglese e di migliorarlo quanto più possibile

-  il desiderio di provare un'esperienza partendo da solo per un luogo che affascina e di cui nei tg, nei giornali e per tv non se ne sente molto parlare (per non dire per niente!)

- forse la motivazione più scontata: i paesaggi mozzafiato, i territori sconfinati, l'oceano, il surf e le cose più frivole che però in Australia assumono un significato elevato alla potenza perchè...beh perchè è l'Australia.

Mentre scrivo questo post mi rendo conto della confusione che posso aver buttato giù su carta (video?) ma il mio cervello è pieno di idee, pensieri, paure che vorrei esternare tutte insieme ma che, ovviamente, capisco non è possibile farlo.

Per tal motivo a questo seguiranno altri post sul fattore A (vedi titolo post), che mi permetteranno di far capire meglio come sono giunto a questa decisione, come la sto affrontando tra qualche paura ma anche tanta determinazione e convinzione.

See ya!

4 commenti:

  1. In bocca al lupo! Solo una domanda: sei sicuro che sia piu' facile ottenere il Visa in Australia rispetto agli Usa? Ho letto che anche in Australia non e' per niente facile.

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  2. Crepi!Si, il WHV è molto facile da ottenere, basta compilare una serie di dati online e, a meno che il soggetto richiedente non sia affetto da malattie varie o sia un serial killer, il visto arriva dopo poco (a me è arrivato dopo due ore!).
    Poi se si vuole parlare di un visto permanente allora credo che le difficoltà che si incontrano per gli USA siano simili a quelle australiane..

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