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15/12/12

89 - Addio Norman Joesph Woodland

Così si chiamava l'inventore del codice a barre. E' morto di Alzheimer domenica scorsa nella sua casa di Edgewater in New Jersey, a 91 anni,; l'annuncio è stato dato giovedì dalla figlia .
L'idea del codice a barre nacque mentre stava seduto su una spiaggia di Miami, facendo scorrere le proprie dita nella sabbia ("It was a moment of inspiration. He said, 'instead of dots and dashes I can have thick and thin bars") e nel 1973 la forma quadrata/rettangolare del codice a barre fu adottata dagli standard industriali.

Oggi 5 bilioni di prodotti sono scannerizzati e tracciati nel mondo ogni giorno.

Nel 1992 Woodland e il fondatore della Microsoft Bill Gates ebbero l'onore di essere "invitati" alla Casa Bianca dall'allora presidente degli Stati Uniti George Bush Senior e di vedere riconosciuti i loro meriti per gli obiettivi raggiunti nel campo della tecnologia.

07/12/12

86 - Paradossi

Fatte le debite proporzioni. Sisma (ancora) del SETTIMO grado della Richter (mi permetto di precisare 7.3) e sembra che si sia mantenuta la calma, gli edifici hanno resistito all'urto, non ci sono stati morti, nessun problema di ordine pubblico.

Fosse successo in Italia? non oso immaginare.

27/11/12

85 - Leggere fa bene

Fin da quando ero piccolo mi sentivo ripetere che la lettura fa bene, leggere è fomativo, accresce il tuo livello culturale il tuo linguaggio, ti aiuta a vedere le cose da prospettive diverse, ad aprire la mente. Ora sono io che lo ripeto agli altri (sono già così cresciuto..??), m sembra che dal punto di vista pratico leggere faccia proprio bene.
 
Si perchè si dà il caso che l'altro giorno tornando da lavoro tra una canzone e l'altra hanno dato una notizia che, sotto certi punti di vista può essere un pochetto strana, ma che in fondo non lo è. Anzi.

In Brasile, infatti, la presidente Dilma Rousseff ha introdotto in carcere una sorta di esperimento. I detenuti, per ogni libro letto, riceveranno una decurtazione della pena di 4 giorni; alla fine di ogni libro dovranno presentare una breve relazione (dal punto di vista lessicale e grammaticale corretta) a dimostrazione che l'essere cartaceo sia stato letto e capito. Tale decurtazione non potrà essere superiore a 4 giorni al mese, per un totale, quindi, di 48 giorni all'anno.
 
Beh direi che nell'arco di un anno, farsi diminuire la pena, solamente leggendo, di 48 giorni, ovvero più di un mese, non è cosa da poco, oltre al fatto che, in linea teorica, in questo modo si accresce il livello culturale delle carcerti e dei detenuti. Secondo me un'ottima e non banale iniziativa che potrebbe senza dubbio essere presa in considerazione.
 
Piccola annotazione: ovviamente potranno godere di tali benefici solamentei carcerati a cui sono state inflitte pene minori, non certo stupratori, assassini etc...

17/11/12

83 - Sabato mattutino

Certo che svegliarsi alle 7 del sabato mattina per andare a tagliarsi i capelli non è stata una scelta molto intelligente. Però mi ha permesso di scoprire questa bella e fresca giornata sin dal mattino e di respirare i profumi ed i colori dell'autunno che, nonostante possano mettere una vena di tristezza, sono meravigliosi.

E per completare la mattinata, dopo un'ora di lavoro, una bella corsa a coprire 20 km giusto per tenersi in allenamento!

01/11/12

80 - The day after tomorrow

Anche la notte delle streghe è passata, tra vampiri, zombe e zucche ottobre ci ha salutato ed è giunto alle porte pure il mese di novembre. Alla radio è già iniziato il countdown per il Natale e per il Capodanno, e si pensa ormai a come poter addobbare l'albero e la propria casa, come predisporre le luci per rendere la nostra casa la più bella del quartiere in fatto di illuminazione natalizia.
 
Nel frattempo il maltempo imperversa su tutta Italia, rendendo più grigie le nostre giornate (e bagnate) e forse anche un po' più tristi. A Venezia si raggiungono livelli di marea piuttosto elevati e le previsioni per i prossimi giorni non sono delle più rosee.
 
 
E passando all'altra parte della Terra, le cose non vanno affatto meglio in America e più precisamente nel nord-est, dove l'uragano Sandy ha seminato danni e morti dietro di se. Poche settimane prima di questo evento Munich Re, una delle più importanti società di riassicurazione del mondo, aveva realizzato una pubblicazione dal titolo "Severe weather in North America" in cui affermava che il continente Nordamericano era, ed è, il più colpito dagli eventi estermi legati a fattori climatici nelle ultime decadi.
 
In particolare, si afferma che il crescente numero delle catastrofi naturali risulta molto più evidente in Nord America rispetto alle altre parti del mondo. Nello studio della Munich Re, infatti, si dimostra che nel continente americano, nelle ultime tre decadi, le perdite dovute ad eventi correlati al meteo sono quasi quintuplicate; parallelamente, questo fattore di incremento risulta minore negli altri continenti (4 in Asia, 2.5 in Africa, 2 in Europa e 1.5 in Sud America).
I cambiamenti climatici riguardano soprattutto il riscaldamento degli oceani, la siccità, le precipitazioni di notevole intensità e l'intensità dei cicloni tropicali.
Tuttavia, fino ad ora, le crescenti perdite causate dagli eventi catastrofici meteorologici sono guidate soprattutto da fattori socio-economici come la crescita della popolazione, l'incremento incontrollato delle realtà urbane, l'aumento della ricchezza.
 
 
Secondo Tony Kuczinski, CEO (Chief Executive Officer) della Munich Re americana, la pubblicazione della società rappresentaun altro contributo aldialogo globale per quanto concerne il cambiamento climatico in atto e le conseguenze correlate. Secondo il caro Tony è necessario procedere ed approfondire questo dialogo per poter capire cosa è possibile fare e dove si può agire per almeno diminuire l'impatto che tali cambiamenti climatici hanno sul nostro mondo.
 

Dopo questa lunga introduzione, dopo aver riassunto quanto riportato nella pubblicazione della Munich Re, una domanda, o forse più di una, mi sorge spontanea: parliamo tantissimo di come l'azione dell'uomo vada a modificare (in peggio) l'ambiente in cui viviamo, di energie rinnovabili, protocollo di Kyoto, scadenze al 2020 etc...e poi durante la campagna politica che porterà all'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti (o alla conferma di quello attuale), ovvero il presidente probabilmente più potente del mondo, non si fa il minimo accenno ai cambiamenti climatici resi ancora più evidenti dall'uragano Sandy su NY.
 
Ma come???L'opportunità di cogliere la palla al balzo con un evento catastrofico che ti riguarda da vicino, di prenderlo come esempio per un discorso più ampio sul "cosa dobbiamo fare per", "cerchiamo di ridurre la possibilità di altri eventi come questo", "propongo di" e nessuno, NESSUNO, ne parla, lo cita, lo inserisce all'interno della propria campagna politica? Non ci siamo proprio.
 
Appare evidente che i poteri forti, quelli che veramente comandano, rimangono sempre gli stessi: petrolio, carbone, soldi. Tutto questo fa girare il mondo e rimane a capo del sistema, impedendo una svolta che consentirebbe un miglioramento, sul lungo periodo ovviamente, delle condizioni climatiche, ambientali e sociali, ma che porterebbe ad una enorme perdita economica per i settori suddetti.
E se neppure i cari Obama e Romney ne parlano, vuol dire che la situazione non cambia e non cambierà; probabilmente quando lo farà sarà troppo tardi, ma i presenti abitanti del mondo forse non ci saranno più e quindi chi se ne importa, sarà un affare dei nostri figli o forse dei figli dei nostri figli. L'egoismo che ci caratterizza raggiunge degli apici che alle volte mi lasciano veramente allibito.
 
Fuori continua a piovere, la giornata è grigia e lo sarà per tutta la giornata. A quanto pare nessuna novità neanche su questo fronte. 
 
 

17/03/12

Ci siamo quasi

Ci siamo. Settimana decisiva per il mio imminente futuro. Esame in vista presso la sede Toefl ove dimostrerò o meno le mie capacità linguistiche; lo farà davanti ad un pc, con un paio di cuffie, microfono al seguito e nessun interlocutore davanti a me. Solo tastiera, mouse (?) e me stesso.
Dal pomeriggio del giorno 23 saprò già quale strada dovrò scegliere, se quella che mi porta da una parte del mondo (verso est), oppure dall'altra (ovest, cvd).

Perchè dopo alcuni tentennamenti i passi che dovevano essere fatti, li ho fatti con convinzione sapendo che ogni cosa dipenderà ormai da questo giorno 23.
Al mio segnale scatenate l'inferno??no per niente, fate quello che volete, ma fatelo bene, fatelo convinti, e puntate lontano.

26/11/11

Luoghi comuni

In questi giorni ho avuto modo di pensare intensamente a quanto sia bella l'Italia politicamente parlando (ironico), ma anche quanto siano divertenti i giornali, i media ed i telegiornali. Possibile che continuamente si rimarca il fatto che se una fazione dice nero, l'altra deve dire per forza bianco??Possibile che non ci sia mai un punto d'incontro, un punto di interesse che possa unire tutti per il bene comune?Anzi un punto c'è, quando si parla di privilegi di parlamentari, ma non voglio addentrarmi in questioni già più volte dibattute e che portano sempre alla stessa conclusione.

Rimango dell'idea che molti altri paesi non sono tanto meglio di noi, che in nessun posto sia tutto rose e fiori, certo è che qua siamo messi proprio da schifo.

21/11/11

Pensieri serali

Alle volte penso che se sapessi l'inglese come lo sa il mio vicino di casa madrelingua non sarei ancora qua.....
alle volte penso che se avessi scelto un lavoro differente dal mio non sarei ancora qua....
alle volte penso che se all'università avessi provato qualche mese in Erasmus, senza voler per forza accelerare i tempi della laurea non sarei ancora qua....
alle volte penso che se dopo le scuole superiori avessi deciso di provare un'esperienza all'estero di un anno e poi iniziare l'università non sarei ancora qua...

la maggior parte delle volte dopo aver pensato tutto ciò penso anche che non è mai troppo tardi e che non mi manca niente, a parte il coraggio di prendere la rincorsa e di fare un bel salto..