02/10/12

67 - I percorsi della memoria

Domenica 30 settembre ho partecipato alla gara podistica non competitiva "I percorsi della memoria" suoi luoghi del Vajont. La gara, prevedeva un percorso che si snodava tra i tratti di strada interrotti o distrutti nel disastro del Vajont del 9 ottobre 1963 e che hanno caratterizzat storicamente le vie di collegamento tra al Valle del Piave e la Valcellina, nonchè sentieri quali antiche vie di comunicazione a piedi per le genti di Casso, di Erto, di Castellavazzo e Longarone.
Come si legge nell'opuscolo informativo, è stato un suggestivo passo indietro nel tempo poter percorrere tracciati ricchi di storia come la vecchia strada del Colomberm le gallerie, il ponte canale, la cava dei Pascoli, l'intero coronamento della diga, attraversare la frana del Toc, transitare per la vecchia Erto e poi per il trui dal sciarbon, salire a Casso, scendere a Codissago per il troi de Sant'Antoni e raggiungere Longarone per la zona di Malcolm.

Erano previsti 3 tipi di percorsi: un percorso "A" di 10 km circa, un percorso "B" di 17 km (quello corso dal sottoscritto) ed un percorso "C", più lungo, di circa 25 km.
Devo dire che i 17 km sono stati meno faticosi del previsto, nonostante ho avuto qualche difficoltà in alcune salite che risultavano essere piuttosto ripide, tanto da dover essere superate camminando ed in fila uno dopo l'altro. Correre nei pressi della diga e sul coronamento della stessa avendo la possibilità di osservare da vicino l'imponenza della struttura  non ha veramente prezzo, soprattutto per un ing.idraulico come me che tali strutture le ha studiate solamente sui libri!Ed è veramente sensazionale come questa meraviglia di ingegneria sia stata costruita con i mezzi e le conoscenze dell'epoca (anni 50 del secolo scorso), arrivando ad essere, a fine lavori, la diga più alta del mondo con i suoi 261.60 m all'altezza dello sbarramento.
 
Purtroppo essa è ricordata in modo per particolare per il disastro del Vajont avvenuto il 9 ottobre 1963, ma continua a mantenere inalterato il suo fascino ed ogni volta che ne ho l'occasione e sono nei paraggi non manco di andare a scattare qualche foto.

La giornata podistica è stata dunque molto piacevole, anche perchè il tempo è stato clemente e ci ha accompagnato con una leggere pioggia solamente per qualche tratto del nostro percorso per poi scatenarsi nel pomeriggio quando ormai tutti i partecipanti erano giunti al traguardo.
La manifestazione, giunta alla 7^ edizione, risulta essere, secondo me, un'ottima opporunità e stimolo per le nuove generazioni (anche la mia) che non hanno vissuto direttamente la sciagurata vicenda del 1963, a conoscere e ad informarsi su quanto avvenuto, per poter ricordare le persone scomparse ed impedire che eventi catastrofici di tale entità non avvengano più. Credo che molti dei partecipanti alla manifestazione la pensassero come me, perchè fonti ufficiose parlano di circa 5500 podisti e di oltre 10000 persone che hanno preso parte alla giornata.

Nel successivo post mi occuperò di presentare il disastro del Vajont sopra richiamato, oggetto della gara podistica a cui ho partecipato.

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